Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo, l'ultima fatica di Terry Gilliam, da oggi 23 ottobre è sugli schermi italiani.

Il film, presentato in anteprima al Festival di Cannes (notizie/10426) e al Comi-Con di San Diego (notizie/10757), narra la straordinaria vita del dottor Parnassus (Christopher Plummer), uomo misterioso che ha lo straordinario dono di riuscire a realizzare i sogni del pubblico dell’Imaginarium, il piccolo spettacolo itinerante costruito intorno a uno specchio magico che permette di esaudire desideri e realizzare ambizioni.

Un dono così singolare è il risultato di un patto che molti secoli fa Parnassus strinse con Mr. Nick (Tom Waits), un uomo divertente e scanzonato che altri non è se non il Diavolo in persona.

Il diavolo, si sa, non fa mai niente per niente e in cambio di questo prodigioso potere, chiese un'anima, l'anima della figlia non ancora nata di  Parnassus.

Siamo nella Londra dei giorni nostri e Valentina (Lily Cole), la figlia del Dr. Parnassus, ha quasi 16 anni e Mr. Nick è a prendere in consegna la sua anima.

Naturalmente Parnassus, che conosce il Diavolo come le sue tasche, è convinto di riuscire a ingannarlo coinvolgendolo in un’altra scommessa con una posta ancora più alta: chi, nel minor tempo possibile, riuscirà a sedurre cinque anime deciderà del fato di Valentina.  

Il Diavolo sembra essere in vantaggio, ma Parnassus ha un asso nella manica: Tony (Heath Ledger, Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell), un giovane avvenente, un autentico affabulatore, seducente e dal passato misterioso,  che si è innamorato della bella Valentina.

Tony decide di aiutare lo scaltro Parnassus a porre rimedio una volta per tutte agli errori compiuti in passato. 

La produzione

La lavorazione della pellicola, scritta dallo stesso Gilliam a quattro mani con Charles McKeown (Brazil), è stata drammaticamente interrotta nel gennaio del 2008 a seguito della prematura scomparsa di Ledger (www.fantasymagazine.it/notizie/8513/il-futuro-dei-film-di-ledger/).

Dopo una pausa di sei settimane, però, il cast è tornato sul set grazie alla perseveranza di Gilliam, la volontà della produzione e la disponibilità di Depp, Law e Farrell a concludere il lavoro del compianto collega.

La sostituzione, che non ha causato alcuna modifica a quanto già girato da Ledger nei teatri di posa di Londra, è stata possibile grazie alla trama del film, e anzi rafforza l'idea di base sulla quale è stata sviluppata.

Tony, attraverso lo specchio, viaggia in mondi fantastici e in ogniuno di questi mondi il suo carattere assume aspetti e sfaccettature sempre nuovi e diversi: il Tony affascinante diventa così ambizioso, nell'interpretazione di Farrell, faceto, in quella di Law, e ammaliante, in quella di Depp.

Dicono del film

Giancarlo Zappoli - MyMovies.it

Gilliam ha saputo fare, come si dice, di necessità virtù riuscendo a realizzare un omaggio davvero particolare all'attore scomparso. Perché questo suo film è un inno alla vita e all'immaginario che debbono poter vincere nonostante tutto e, spesso, anche nonostante i lati oscuri delle fantasie che ci pervadono. È un gioco di alto equilibrismo sulla corda tesa della fantasia quello a cui il regista ci propone di partecipare. Gilliam è da sempre Parnassus. Non sarà immortale ma la sua inesauribile voglia di immagini che (al contrario di quanto troppo spesso accade) non ottundano la fantasia ma la provochino ad aprirsi a nuovi orizzonti è rimasta intatta con il trascorrere degli anni e, grazie agli sviluppi della tecnologia, ha trovato nuovi materiali su cui esercitarsi. Il bambino che è in Terry è più vivace che mai, conosce la luce e il buio, la felicità e la paura e aspetta che passiamo a trovarlo. Vive sul carro del Dottor Parnassus.

Todd McCarthy - Variety.com

Considerando il trauma e le difficoltà seguite alla morte di Heath Ledger nel corso della produzione e considerando che negli ultimi dieci anni Terry Gilliam non ha diretto un film buono, il regista è riuscito a ottenere un buon prodotto da una bruttissima situazione.

Sintetizzando elementi da alcuni dei suoi film, quali Le avventure del Barone di Munchausen, La leggenda del re pescatore e I banditi del tempo, da una regia esagerata come quella di un cappellaio matto viene fuori una storia di un ottimo stile visuale e, per quanto questo concetto possa applicarsi a Gilliam, di considerevole rigore.

Con Ledger sullo schermo più quando ci si aspettasse, il film incuriosice lo spettatore e ha il valore aggiunto di eccellenti effetti speciali, che potrebbero garantirgli ottimi risultati al botteghino.

Federico Gironi - Comingsoon.it

Sono davvero pochi i registi in circolazione dotati di uno stile tanto personale e riconoscibile come quello di Terry Gilliam. Ma se l’americano, nello scorso Tideland, aveva mostrato più di un cenno di eccessivo manierismo nell’appoggiarsi alla “sua” estetica, fa piacere constatare come in The Imaginarium of Doctor Parnassus tutta la sua debordante creatività si esprima in maniera tanto libera da risultare magari a tratti imperfetta per eccesso ma sincera come non accadeva da tempo. In quest’ultima fatica di Gilliam si ritracciano e si amalgamano alcuni degli aspetti più strabilianti e poetici del suo cinema, con citazioni dirette e indirette di molti dei suoi film così come di alcune invenzioni messe in scena assieme ai Monty Python.

Olly Richards - Empireonline.com

La vera star è Gilliam. Parnassus non è un successo totale - questa tempesta di fantasia alla fine si trasforma in una pioggerella deludente - ma il risultato va comunque applaudito. Perdere uno dei protagonisti e avere poi l'intelligenza di ricostruire il film in modo che abbia ancora un senso - anche se in termini surreali - mostra quella stramba tenacia che rende Gilliam ancora così interessante anche dopo gli anni di cattiva fortuna e cattivi studios che sembravano averlo logorato

La recensione di FantasyMagazine

Parnassus, l'uomo che voleva ingannare il diavolo

Parnassus, l'uomo che voleva ingannare il diavolo

Articolo di Pia Ferrara Venerdì, 23 ottobre 2009

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