I Giochi di Ruolo sono stati usati anche come strumento didattico e terapeutico, ma esiste un'organizzazione che decisamente non ne ha una buona opinione e ne fa motivo di discriminazione. Arma a doppio taglio a dire la verità, perché l'organizzazione in questione è la IDF, ovvero l'esercito di Israele, e professare amore per Dungeons & Dragons potrebbe offrire, ai giovani non proprio desiderosi di rischiare la pelle in combattimento, una scappatoia per occupazioni più noiose ma sicure nelle retrovie.

A quanto sembra gli appassionati di GDR sono visti con sospetto: frequentemente ricevono un basso livello di security nelle forze armate di Israele, fin dalla visita di leva. Vengono considerati separati dalla realtà e influenzabili, e quindi persone potenzialmente problematiche. Da notare che un altro esercito che quotidianamente deve misurarsi con le realtà della guerra, quello degli USA, non si fa gli stessi problemi, visto che si è tenuta perfino una convention (la Ziggurat Con) in zona di guerra nel 2007: per la precisione in Iraq.

Eppure nell'esercito israeliano un appassionato di Giochi di Ruolo potrebbe trovarsi escluso da incarichi di responsabilità perché giudicato inaffidabile. L'articolo (di alcuni anni fa) da cui traiamo l'informazione ha causato un certo trambusto ai suoi tempi e commenti anche recenti, ma è molto vecchio e manca di fonti precise anche se viene presentato come un'intervista a qualche pezzo grosso (che potrebbe aver parlato con la condizione dell'anonimato).