Una occasione per vedere immagini di un'altra epoca, e seguire i primi passi di uno dei più grandi autori del fantasy: anche se non sapete l'inglese, consigliamo caldamente di vedere questo filmato riguardante J.R.R. Tolkien e la sua epoca, con immagini dei personaggi che hanno circondato i suoi anni giovanili e dei luoghi in cui ha vissuto, studiato e infine combattuto.

Il video è stato realizzato da Elliander Pictures per l'esibizione che si è tenuta alla King Edward's School di Birmingham, dove l'autore frequentò le scuole superiori. Gli autori sono persone che hanno frequentato la medesima scuola. Oltre al video, che vanta il commento vocale da parte di John Garth, autore di un libro sulle esperienze di Tolkien nella Grande Guerra, e dei docenti della scuola, il sito offre le foto della mostra dedicata al periodo.

L'occasione è quella della terribile battaglia della Somme (1916) di cui si avvicina il centenario. Il giovane Tolkien, sposato da poco, prese parte alla battaglia come ufficiale addetto alle comunicazioni. Il suo incarico era una faccenda tutt'altro che facile e scontata ai tempi: in mancanza di apparecchi radio affidabili, e con la difficoltà di stendere linee telefoniche nei campi di battaglia, la trasmissione di comunicazioni e ordini si svolgeva con l'uso di mezzi rudimentali (piccioni viaggiatori, bandiere, segnalazioni ottiche) e a piedi, ovvero a rischio della vita.

La scuola era stata per Tolkien luogo di apprendimento e di frequentazioni appassionanti: qui da ragazzo aveva partecipato a una specie di club segreto, il TCBS, con alcuni amici. Si riunivano attorno alla tradizionale tazza di the e parlavano delle loro aspirazioni artistiche. Tolkien maturò in quegli anni l'ambizione di scrivere. Ma poi la Belle Epoque terminò e arrivò la guerra, e la sorte terribile di una generazione perduta. Tra i più stretti amici dell'autore, e frequentatori dei TCBS, Robert Gilson morì il primo giorno della battaglia della Somme, colpito dall'artiglieria; Geoffrey Smith cadde nella medesima zona qualche mese dopo, e soltanto uno del gruppo più vicino all'autore sopravvisse alla guerra.

Colpito dalla febbre di trincea, una tenace malattia portata dai parassiti, Tolkien sopravvisse, debilitato, passando parecchio tempo negli ospedali: prima in Francia e poi di nuovo in patria. Poté quindi guarire e scrivere, anche per gli amici la cui vita era stata spezzata.