"Bene, eccoci di nuovo! I pettegolezzi, le non-storie, le speculazioni sempre più sfrenate..." - così esordisce J.K. Rowling sul proprio sito, all'indomani delle notizie circolanti con sempre maggiore insistenza a proposito della morte di Silente.

"Per favore, ricordate che le illazioni su fughe di notizie concernenti le morti nel Principe Mezzo-Sangue sono molto facili da fare" - rincara la scrittrice.

Il testo prosegue affermando che ogni commento da parte sua sarebbe uno spoiler e mette inoltre in guardia sulle voci secondo cui ella avrebbe postato commenti su siti dedicati a Harry Potter.

Da questa decina di righe apparse ieri, molti hanno desunto che la notizia di Silente sia infondata. In realtà, la Rowling usa dieci righe per non dire nulla. Perchè in fondo, quello che semplicemente ella afferma  è la sua impossibilità a rilasciare commenti.

Indubbiamente una posizione non facile, la sua. Ma neanche così compromettente come potrebbe sembrare: se, nel corso di questi mesi, l'autrice ha dato indicazioni, dirette o indirette, su chi NON può essere il Principe Mezzo-Sangue (fra cui ricordiamo Harry, Voldemort, Tom Riddle, Hagrid, Piton), perché non dovrebbe sentirsi libera di dire chi NON morirà nel corso del sesto libro? Se la voce su Silente fosse infondata, smentirla non rovinerebbe più di tanto le sorprese e i colpi di scena che attendono i lettori nel nuovo volume. O almeno non più di quanto disturbi sapere con certezza chi NON è il famigerato Principe Mezzo-Sangue.

Proprio su questa sottile sfumatura, dunque, proprio in questa impercettibile fessura l'ombra del dubbio può continuare ad agire indisturbata. Il dubbio che, forse, gli scommettitori, alla fine, ci abbiano preso. Anche se è molto, molto  difficile immaginare un seguito delle vicende senza Silente.

O forse, la risposta è un'altra: la Rowling se la sta ridendo sotto i baffi e attende l'uscita del libro mossa unicamente dal desiderio di sbugiardare in grande stile gli scommettitori. In questo modo, infatti, otterrebbe un effetto molto più plateale di quello che un'eventuale smentita riscuoterebbe al momento. Una sorta di rivincita morale, che non trascura però i risvolti economici: si pensi ai soldi che gli scommettitori rischierebbero di perdere qualora le puntate su Silente venissero riaperte e proseguissero sino all'uscita del libro...

Come da manzoniano assioma dunque, ai posteri l'ardua sentenza. Se ne riparla il 16 luglio...