Guillermo del Toro, che sta producendo l'adattamento cinematografico di Death: The High Cost of Living, una delle miniserie a fumetti più significative degli ultimi 20 anni, ha dichiarato che lo stesso autore, Neil Gaiman, sarebbe la scelta giusta per la sedia da regista, nonostante lo scrittore non abbia esperienza nella direzione di film. Anche se non ufficializzata, la scelta quindi sembra ormai certa, resta da vedere quando sarà dato il primo ciak.

Del Toro in un’intervista sul set di Hellboy II: The Golden Army, ha affermato che nessuno può essere più qualificato per raccontare al cinema quel tipo di storia, e che si rendesse necessario, sarebbero comunque pronti a creare una struttura di supporto per rendere possibile la cosa.

Il personaggio di Morte, nell’incarnazione di una giovane donna minuta, allegra e ‘piena di vita’, rivaleggia con il fratello Sandman nel cuore di ogni fan di Neil Gaiman.

Morte assume forma umana per cercare di capire meglio l’umanità, un rituale che accade una volta per secolo. Nel corso dell’ultima incarnazione un adolescente suicida e gli insegna il valore della vita.

L’unica esperienza nel curriculum ‘registico’ di Gaiman è A Short Film About John Bolton, il racconto della vita dell’artista in forma documentaristica, ma ha certamente già affrontato l’argomento ‘regia’ nel corso di una precedente visita al set di Hellboy II, dove ha avuto modo di studiare il 'mestiere.

Del Toro ha espresso fiducia nelle capacità di Gaiman regista e sceneggiatore "Credo che Neil sia un ragazzo che ha idee chiare e immagina situazioni molto concrete", lui disse. "Non è un artista, nel senso che non è un disegnatore, ma è il creatore di quell’universo. Penso che sia un grande vantaggio sapere come cose dovrebbero essere fatte, e preferisco chi fa un nuovo errore a chi commette per dieci volte lo stesso”.

La speranza di Del Toro, e scommettiamo di tutti i fan di Gaiman, è che nasca qualcosa di nuovo e mai tentato prima, e che sia Gaiman a guidare gli ‘sperimentatori.