La Scholastic non riesce a sfuggire alle conseguenze della recessione mondiale. Le vendite e gli incassi del quadrimestre conclusosi il 30 novembre 2008 sono al di sotto di qualsiasi aspettativa. Il margine operativo lordo è sceso a 107,8 milioni di dollari, dai 138,9 precedenti. La redditività dell'azienda cala del 3,8%, fino a 661,6 milioni, a causa delle variazioni dei tassi di sconto; escludendo gli scambi con l'estero, le vendite sono calate dell'1%. Hanno pesato anche dei costi straordinari per 10,9 milioni, nonostante che la casa editrice abbia risparmiato ben 25 milioni a causa dei tagli al personale, dovuti ai maggiori costi per le acquisizioni delle royalty internazionali a causa del deprezzamento del dollaro e da maggiori costi bancari.

Il totale degli incassi del settore della narrativa per ragazzi è calato di un punto percentuale, realizzando 381,8 milioni di dollari.

Le vendite per corrispondenza sono scese a 155 milioni di dollari, mentre le vendite alle fiere sono scese da 173 milioni a 172,5. In libreria il crollo è stato del 10%, per complessivi 53,2 milioni.

La presenza in catalogo di titoli in cima alle classifiche di vendita come The 39 Clues, The Hunger Games e The Invention of Hugo Cabret, non è riuscita a colmare il vuoto lasciato dalle vendite dei titoli di Harry Potter. Quest'ultimi sono ormai da classificarsi come dei long seller, che sicuramente non spariranno dalle librerie, ma è innegabile che il balzo di vendite che si verifica al momento della lancio di una novità, con innegabile ritorno pubblicitario anche per i titoli precedenti, non potrà più verificarsi.

A meno che il film, in uscita quest'anno non dia un nuovo impulso alle vendite dei libri, avvicinando quei giovani non ancora irretiti dalle gesta del maghetto ideato da J.K. Rowling.

Ma anche altri settori della casa editrice hanno riscontrato vistosi cali di redditività.

Il settore educational è calato del 7%, a 92,2 milioni a causa dei tagli all'istruzione.

Le vendite all'estero sono calate del 14%, arrivando a 124,4 milioni di dollari.

Non tenendo conto degli sfavorevoli tassi di cambio del dollaro, le vendite all'estero sarebbero leggermente aumentate, con forti vendite in Asia, Australia e Canada, pur se in calo nel Regno Unito.

Le vendite del settore media/licensing/advertsing hanno invece riscontrato un aumento del 12%, riscontrando 63,2 milioni.

La Scholastic è moderatamente soddisfatta dei risultati, tenuto conto della recessione mondiale, e continuerà la sua politica di contenimento dei costi.

La casa editrice ha già tagliato 300 posti di lavoro nel 2008, inclusi 110 lavoratori che hanno beneficiato di un piano di pensionamento anticipato.

Sono stati anche eliminati i bonus per i manager e ridotte le partecipazioni alle fiere.

Alla Scholastic sono ben consapevoli che il 2009 sarà un anno difficile. E' prevista per la prima metà dell'anno fiscale una diminuzione delle vendite del 22%, che dovrebbero raggiungere i 944 milioni di dollari, e un crollo del margine operativo da 155 milioni a 43,9 milioni.