Forse non conosciutissimo in Italia, dove comunque viene tradotto e pubblicato, Michael Scott è un autore irlandese la cui vasta produzione per adulti e bambini ha riscosso un notevole successo nella sua patria. I suoi temi preferiti sono il fantastico e il folklore della sua terra, sia pure con rivisitazioni più moderne come avviene nei sei libri delle avventure di Nicholas Flamel, un alchimista nato in Francia nel '300 e lì sepolto durante il secolo successivo: ma la sua tomba sarebbe vuota, e lui ancora vivo nei panni di un libraio a San Francisco.

Le avventure di questo mago si intrecciano con le disavventure di due gemelli che lo conoscono per caso, e da qui prende il via la saga, dal titolo I segreti di Nicholas Flamel, l'Immortale, i cui primi tre libri sono già stati pubblicati (in lingua originale).

La serie ha attirato l'attenzione di Lorenzo Bonaventura, il produttore statunitense che, nei suoi anni di lavoro presso la Warner Bros., prese la decisione di portare Harry Potter sul grande schermo. Dopo i primi due film sulle disavventure del maghetto, di Bonaventura lasciò la Warner per la Paramount E qui sembra intenzionato a ripetere il miracolo con i personaggi di Michael Scott.

Con i Trasformers e G.I. Joe il nostro produttore ha dimostrato di non aver perduto il talento. Tuttavia Harry Potter sembra aver dato vita a una strana maledizione: i film per ragazzi e giovani adulti che gli assomigliano o lo richiamano in qualche modo hanno fallito l'obiettivo di diventare grandi successi. Basti vedere The Spiderwick Chronicles, Inkheart o La Bussola d'Oro. Fato un poco migliore quello della serie di Narnia, che però sta perdendo colpi. Di Bonaventura non sembra spaventato: acquisendo i diritti del primo libro della serie, L'Alchimista, ha deciso di portare sullo schermo le avventure di due giovanissimi che scopriranno un mondo di incanti e di misteri assieme a un personaggio già citato nei libri della Rowling.

Insomma una vera sfida al mito che di Harry Potter (come campione di incassi) ce n'è uno solo.