E' oramai certo che Thor e Captain America: The First Avenger saranno proiettati sia in 2D che in 3D.

Anche il film sui Vendicatori diretto da Joss Whedon dovrebbe essere proiettato in entrambe le versioni.

La Marvel sta puntando sul 3D per fare incassi. Ma questo non significa che i film saranno girati in 3D. Non è un sofisma. Concepire una sceneggiatura per il 3D è completamente diverso da concepirla per il 2D. Il migliore risultato con i film in 3D si ottiene con lunghi piani sequenza, mentre poco efficaci, se non disturbanti, sono i classici dialoghi campo-controcampo. Ma ci sono altri problemi tecnici che i cineasti devono affrontare.

Qualche settimana fa un osservatore statunitense, Roger Friedman, su Showbiz411.com ha sostenuto (tramite le sue fonti) che Joss Whedon avrebbe "definitivamente" girato The Avengers in 3D. Non è sorprendente sentire che la Marvel voglia i Vendicatori in 3D. Tuttavia, alcune dichiarazioni di Joe Johnston, regista di Capitan America  portano a credere che Friedman si sia sbagliato sul punto fondamentale: The Avengers non sarà girato direttamente in  3D. Molto probabilmente invece le riprese saranno effettuate in 2D e successivamente il film sarà convertito, come è stato fatto con Thor e sarà fatto con Capitan America.

Il motivo di questa scelta Johnston l'ha spiegato in una recente intervista a Earth's Mightiest. Tutto l'armamentario di cineprese speciali, hardware e software risulta molto ingombrante e poco maneggevole, inadatto alle riprese di un film votato all'azione. Impossibile effettuare riprese veloci, inserirsi in spazi stretti. Oltretutto se i due obiettivi della macchina non sono perfettamente calibrati sullo stesso piano focale, le riprese risultano inguardabili. È più difficile girare velocemente una sequenza d'azione, perché l'occhio ha bisogno di tempo per ristabilire la profondità di ogni scatto. Tutte queste difficoltà avrebbero fatto aumentare il piano di lavorazione della pellicola di 30 giorni. Per tutte queste ragioni e molto altro, Johnston ha deciso di girare in 2D e successivamente convertire.

Altri registi hanno lamentato problemi simili, il che significa che è assai dubbio che la Marvel e Joss Whedon vogliano tentare di girare in 3D per The Avengers.

Nell'intervista Johnston parla anche dei brutti risultati visti di recente su altri film "convertiti".

Secondo il regista alcune conversioni in 3D si rivelano poco efficaci soprattutto perché gli studios effettuano troppo in fretta processo di conversione, specialmente perché la decisione è arrivata dopo la fine delle riprese.

In buona sostanza anche le riprese sono effettuate in 2D bisogna comunque cominciare a concepire le scene perché rendano al meglio dopo la conversione. Se il film viene girato e all'ultimo minuto si decide di convertirlo in 3D, non si dispone delle informazioni necessarie per processo che gli addetti ai lavoro chiamano "l'occhio sinistro". Ossia lavorare su ogni scena per registrare tutte le informazioni utili alla conversione in 3D in modo automatico e non rilevabile. Quando la conversione è fatta bene, non si nota la differenza tra un film girato in 3D  e uno girato in 2D.  Johnston cita l'esempio di Avatar, film che è allo stato dell'arte nel 3D, ma che non è stato interamente girato interamente in 3D. Nonostante un buon 30-35 per cento del film sia stato girato in 3D, Johnston sfida chiunque a riconoscere la differenza tra quelle scene e quelle girate in 2D.

Questo è ovviamente il parere di Johnston che è ovviamente di parte. Nessuno ha ancora visto il risultato finale. Le poche scene proiettate alla Comic-Con erano in 2D. Anche di Thor le poche scene viste in 3D non hanno convinto molto gli spettatori.

Indipendentemente da ciò, sono stati molti i pareri negativi sui film convertiti in 3D (/notizie/12932/). Ad accrescere la delusione degli spettatori c'è anche il costo superiore del biglietto. C'è stata una netta inversione di tendenza nel gradimento del 3D, che ha portato questa estate a un decremento dei biglietti venduti per i film in 3D. Che gli spettatori stiano iniziando a vedere il 3D più come a un costoso accessorio che a una esperienza che valga un biglietto più costoso?  Non c'è dubbio che sul processo di conversione in 3D lavoreranno i migliori registi, che la tecnologia progredirà, ma quanto dovremo aspettare che raggiunga il suo "stato dell'arte"? Con ogni probabilità, gli spettatori rimarranno sul carro del 3D fino al 2012, ma se i prezzi dei biglietti continueranno a salire e la qualità continuerà a deludere, la moda rischierà di sgonfiarsi.