E venne il giorno dell'uscita nelle sale italiane del film fantasy targato M. Night Shyamalan che ha incassato un bel po' di critiche all'estero per il suo debole 3D, la trama e la recitazione.

Eppure permane sempre la curiosità - per i patiti di arti marziali cinesi almeno - di ammirare in azione la tecnica degli Otto Passi (Ba Gua Zhang) propria del protagonista e le altre tecniche interpretate in questo film, nonché la curiosità rimane anche riguardo all'ambientazione Fantasy orientale che può aver costruito il regista indo-statunitense.

Ora avremo l'occasione di appurare di persona quali sono i punti forti e i difetti di L'Ultimo Dominatore dell'Aria (The Last Airbender).

Il film racconta le avventure di Aang,  costretto a rinunciare alla sua infanzia per fermare la Nazione del Fuoco nella sua conquista delle  Tribù dell'Acqua, del Regno della Terra e dei Nomadi dell’ Aria, di cui il ragazzo è l’ultimo Avatar rimasto.

Primo di una trilogia, questi fantasy d’azione è ambientato in un mondo popolato da esseri umani, animali fantastici e creature soprannaturali,  nel quale l’avventura si mescola alla magia degli Elementi, alla mitologia  orientale e alle arti marziali.

Le arti marziali che sono state inserite in questo racconto su pellicola sono: il Tai Chi per il Dominio dell'acqua. Lo stile Hung Gar per il Dominio della terra. Lo stile Shaolin della Cina settentrionale per il Dominio del fuoco. Proprio dell'Aria, infine, è lo stile Ba Gua Zhang.