Questo libro, Il Risveglio dei Draghi, è sicuramente indicato per chi ama le leggendarie creature, che sono presenti in massa nella trama e anche nella mitologia che l'autrice ha immaginato per la propria ambientazione; è secondo in ordine nella trilogia iniziata con Il Regno dei Draghi e che terminerà con Das Imperium der Drachen (libro ancora non tradotto in italiano, ma il titolo certamente lo avete capito). L'autrice si firma Julia Conrad, pseudonimo dietro cui si nasconde una giornalista e scrittrice austriaca.

Entrambi i libri sono stati tradotti e commercializzati a cura dell'Editrice Nord.

Diciamo subito che per quanto riguarda la trama non c'è moltissimo da segnalare, nel Regno dei Draghi tredici eroi si univano per sconfiggere il male, nel Risveglio dei Draghi un essere malvagio si risveglia portando una nuova minaccia e gli eroi chiamati da una profezia (stavolta sono in sette) dovranno cercare di sconfiggerlo.

Si tratta di un fantasy per ragazzi scritto con molta semplicità e mano capace, ma purtroppo con qualche passaggio che sembra accelerato maldestramente, poiché fatti anche di importanza non marginale sono rapidamente riassunti. C'è qualche accenno di "inforigurgito" all'inizio, ovvero dialoghi messi lì a bella posta per riassumere (a beneficio del lettore) la situazione, ma andando oltre nella lettura questo difetto sparisce.

Anche l'ambientazione di Chatundra, terra raffigurata nella consueta cartina, può causare qualche perplessità perché i personaggi si recano da una località all'altra piuttosto rapidamente e avvistano da casa propria eventi come incendi in altre città o la marcia di un esercito, dando a intendere che le dimensioni del luogo non siano molto grandi; tuttavia vi abita tutta una serie di nazionalità e creature differenti, alcune delle quali (i basilischi, per esempio) molto pericolose e praticamente imbattibili in battaglia.

La narrazione rientra nei canoni del libro per ragazzi anche se c'è qualche particolare vagamente scabroso. Poiché gli eventi non hanno molto di sorprendente la qualità si scopre nella garbata ironia di molte scene, nella simpatia o particolarità di alcuni personaggi, fra i non molti che hanno una discreta caratterizzazione. Probabilmente della storia non vi rimarrà molto ma forse avrete dei momenti piacevoli con l'entusiasmo speranzoso di Miranda, la principessa che può trasformarsi in drago, con i capricci del conte Lubis, appartenente alla razza dei Mokabiti dotata di caratteristiche fisiche miste fra il dragonesco e l'umano, e con le parate di draghi di tutti i generi e di tutti i colori che si incontrano frequentemente nel libro, e che spargono il panico fra gli umani mettendo piede spesso e volentieri nelle loro città.

Gli appassionati di ambientazioni fantastiche potranno valutare la mitologia della terra di Murchmaros (di cui la regione di Chatundra fa parte) con le sue dragonesse creatrici, il serpente eterno Majdanmajakakis e tante razze curiose con i propri re e le proprie credenze, una nota che colora l'ambientazione dandole una spiccata personalità pur nella semplicità della storia. Se questo Risveglio dei Draghi è essenzialmente un libro per ragazzi, l'appassionato di qualunque età vi potrà trovare uno svago leggero.