In libreria dal 19 ottobre La Torre del Tempo (Rough Draft) di Sergej Luk'janenko, edito da Mondadori.

Il romanzo, scritto nel 2005, appartiene  - assieme a Final Draft - a  una duologia in cui i temi portanti sono gli universi paralleli, l'ambientazione il Draft Universe ideato dall'autore russo.

La Trama:

Tutto ha inizio in una giornata qualunque. Kirill Maksimov torna a casa dopo il lavoro, ma nel suo appartamento vive un'altra persona. L'arredamento è diverso, i vicini non si ricordano di lui, persino il suo cane non lo riconosce.

Ed è solo l'inizio: i suoi genitori dicono di non avere un figlio, i suoi documenti svaniscono nel nulla, gli amici lo hanno dimenticato. Kirill si ritrova senza identità, in balia di qualcuno - o qualcosa -che sta cercando di cancellarlo da questo mondo...

Una telefonata lo guida all'interno di una torre idrica abbandonata, dove ci sono cinque porte. Lui riesce ad aprirne soltanto una, che lo conduce in una città dall'aspetto preindustriale, con carrozze e lampioni a petrolio. Cosa sta succedendo? Perché lo hanno portato in quella torre che sembra affacciarsi su mondi diversi? E dove conducono le altre porte?

Sergej Vasilievich Luk'janenko è un autore prolifico: l'esordio come scrittore risale alla metà degli anni '80, con una produzione di una/due opere l'anno.

La pubblicazione sul web di alcuni dei suoi romanzi e lo stile particolare gli sono valsi l'affermazione sulla scena letteraria fantascientifica russa.

L'autore ha raggiunto il successo internazionale con la serie Nochnoj Dozor, una tetralogia urban fantasy ambientata nella Mosca attuale che comprende I Guardiani del Giorno, I Guardiani della Notte, I guardiani del Crepuscolo, Gli Ultimi Guardiani.

Cyberpunk, space opera, storia alternativa e fantasy sono i generi che Luk'janenko ha esplorato nella sua carriera di scrittore, mostrando più volte una particolare attenzione verso le psicologie giovanili: aspetto questo strettamente connesso alla sua laurea di psichiatra infantile.

Anche La Torre del Tempo, classificabile come "realismo magico", sembra rientrare in un target young (dai dodici anni in poi).