Dopo le peripezie vissute in Kung Fu Panda, Po (Jack Black), ormai a suo agio nel ruolo di Guerriero Dragone, è finalmente riuscito a padroneggiare l'arte del kung fu grazie agli insegnamenti del maestro Shifu (Dustin Hoffman) e dei Cinque Cicloni - Tigre (Angelina Jolie), Scimmia (Jackie Chan), Mantide (Seth Rogen), Vipera (Lucy Liu) e Gru (David Cross). Ironia della sorte, il malvagio pavone Lord Shen (Gary Oldman) ha appena messo a punto una temibile arma in grado di spazzare via il kung fu dalla faccia della terra. Allertati da una richiesta d'aiuto da parte del maestro Croc (Jean-Claude Van Damme) e del maestro Rino Tuonante (Victor Garber), Po e i Cinque si mettono in viaggio per salvare il kung fu e sconfiggere Shen. 

Al viaggio fisico se ne accompagna uno spirituale, che vedrà Po trovare finalmente la pace interiore e venire a patti con un passato a lungo dimenticato. Perché anni addietro era stata fatta una profezia che riguardava lui e Shen, e questa profezia potrebbe essere il motivo per cui Po non è stato cresciuto dai suoi veri genitori...

Diciamolo subito: Kung Fu Panda 2, diretto da Jennifer Yuh Nelson, ha qualcosa in più di Kung Fu Panda. Laddove al primo episodio, stilisticamente ben confezionato, mancava quel quid in grado di fare la differenza, è proprio questo che si recupera nel secondo capitolo. La storia non è originalissima: c'è una profezia alla base di tutto, una predizione secondo la quale solo un guerriero bianco e nero - un panda per esempio, ma ragionando in astratto un guerriero che racchiuda in sé la completezza dello yin e dello yang - potrà sconfiggere Lord Shen. Questo solo se Lord Shen avesse percorso il sentiero dell'oscurità, applicando a fini malvagi la polvere da sparo utilizzata per i fuochi d'artificio. Se Shen avesse scelto un percorso diverso, le cose sarebbero potute andare in un altro modo. 

A fare la differenza è il modo in cui questa storia viene raccontata. Perché se Kung Fu Panda prometteva troppo finendo per non essere all'altezza delle aspettative, Kung Fu Panda 2 riesce a unire al divertimento un'ottima resa dei sentimenti e delle emozioni di Po e di Lord Shen, i personaggi più caratterizzati della pellicola. Da una parte c'è Po, abbandonato per amore dai suoi genitori e adorato dal padre adottivo, il signor Ping, genitore affezionato e perennemente ossessionato dai noodles (spaghetti nella versione italiana del film). Dall'altra c'è Lord Shen, che i genitori amavano al punto da esiliarlo perché non proseguisse gli esperimenti sulla polvere da sparo realizzando la profezia. C'è da dire che per contro resta superficiale l'approfondimento sugli altri personaggi della vicenda, in particolare i Cinque Cicloni e il maestro Shifu. Dei Cicloni spicca la sola Tigre, che già nel primo film si era dimostrata la più "tosta e ganza" del team, la più forte e determinata. Scimmia, Vipera, Mantide e Gru combattono in gruppo come li avevamo già visti fare, ma non riescono ad assumere una fisionomia più precisa. Il maestro Shifu purtroppo compare poco nella pellicola: spiega a Po l'importanza della pace interiore e accorre in suo aiuto in un momento decisivo della battaglia ma resta sempre sullo sfondo, burbero eppure divertente come già in Kung Fu Panda

Ottime le performance del cast di doppiatori originali della pellicola: Jack Black si cala alla perfezione nei panni del pasticcione Guerriero Dragone amante del buon cibo, protagonista di più d'una gag. E Angelina Jolie riesce a risultare "tosta e ganza" anche senza l'ausilio del phisique du role. Molto in parte anche Gary Oldman, che dopo aver vestito i panni di Sirius Black e del commissario Gordon sembra tornato a preferire i ruoli da antagonista dei tempi di Dracula di Bram Stoker

Se il cast artistico è all'altezza, lo stesso può dirsi del cast tecnico: l'animazione dei personaggi è ottima, così come la resa dei movimenti del kung fu curati da Rudolphe Guenoden (Il Principe d'Egitto, Madagascar, La Gang del Bosco) e ben valorizzati dal 3D. La colonna sonora è a cura di Hans Zimmer (che aveva composto anche la original soundtrack di Kung Fu Panda) e di John Powell (Kung Fu Panda, Dragon Trainer, L'Era Glaciale). 

Ben diretto, ben interpretato e ben confezionato sotto il profilo stilistico, Kung Fu Panda 2 riesce a superare Kung Fu Panda, affrancandosi dallo status di semplice sequel. Divertente e allo stesso tempo profondo, unisce all'avventura un'ambientazione azzeccata e ci ricorda che anche per noi la pace interiore è a portata di mano se sapremo dove cercarla. Da segnalare il finale "aperto" della pellicola, quasi una scena "dopo i titoli di coda" inserita però prima dei titoli di coda: prima o poi Po e i Cinque Cicloni torneranno sul grande schermo. E chissà quali sorprese ci riserveranno.