Attenti a parcheggiare in doppia fila nella futuristica Mega-City One, perché l'integerrimo giudice dal grilletto facile tornerà a pattugliare le violente strade del suo quartiere.

Già dalla sua precedente apparizione sul grande schermo si è subito notato il difficile rapporto che il giudice ha con il mezzo cinematografico. Non parliamo di effetti speciali, con quelli oggi si può inventare un intero mondo con attori creati al computer, parliamo di rendere plausibile in sceneggiatura uno dei personaggi più controversi del mondo fumettoso, dove non esistono limiti, neanche quelli della morale corrente.

Nella precedente versione del 1995, dove a vestire i panni del giudice è stato Sylvester Stallone, l'apporto della GCI era stata contenuta e le invenzioni futuristiche erano state lasciate alle sapienti mani dell'artigianato meccanico (vedi lo splendido robot massacratore ABC, così realistico da volerne uno per accompagnarci a fare la spesa). Cosa apparirà, e soprattutto, come non è ancora dato sapere ma in anteprima abbiamo alcune foto del nuovo protagonista: il neozelandese Karl Urban, che molti ricorderanno nei panni dell'esiliato Éomer ne Il signore degli anelli.

Si nota subito un particolare che rivoluziona da subito il personaggio: la barba di qualche giorno! Una cosa che potrà far storcere il naso ai puristi del fumetto che hanno sempre immaginato il loro eroe vestito nella sua uniforme e curato in modo impeccabile, magari con il mento corredato da qualche cicatrice guadagnata sul campo di battaglia. Forse questo è solo il primo di tanti altri cambiamenti e attualizzazioni di un personaggio difficile che, a differenza di altri eroi più blasonati non ha mai cambiato il suo carattere, anche quando questo andava contro il gusto del nuovo pubblico più propenso a seguire efebici personaggi manga.