Super-eroi e cinema, ecco la formula vincente dell'ultimo decennio. Ancora più vincente appare la formula che vede a braccetto super-eroi e sequel. Salvo poche eccezioni, infatti, i primi film tratti dai fumetti hanno pagato il pegno di sceneggiature costrette a "sprecare tempo" nella presentazione dell'eroe e della sua formazione, a scapito di una trama incentrata sul rapporto con il super-nemico di turno. Se pensiamo agli ultimi Daredevil, Hulk e, perché no, lo stesso Spiderman, ci rendiamo conto come le potenzialità enormi del personaggio siano state sminuite da storie costipate in film di media lunghezza. Ecco quindi che spicca per il suo indiscusso successo X-men 2, ritenuto da pubblico e critica decisamente superiore al primo. Questo ci fa preoccupare per il prossimo Namor e soprattutto per I Fantastici Quattro, ma ci rallegra per l'imminente seguito dell'Uomo Ragno, film già uscito negli Stati Uniti, capace di unire critica e pubblico che si sono dichiarati entusiasti. "E' possibile amare Spiderman senza vergognarsi di questo sentimento", afferma il Washington Post; "un film incredibilmente piacevole da osservare", giudica invece USA Today.

Il favore con cui la critica ha accolto il film si accompagna allo strepitoso risultato al botteghino. Aggiornati al 5 luglio, i dati dicono che Spiderman 2 ha incassato circa $180,056,000 a sei giorni dalla sua uscita, miglior risultato di sempre. Ancora non abbastanza per coprire il budget di spesa di 210 milioni di dollari, ma sufficiente a farci capire che il secondo episodio è destinato a superare di gran lunga i record stabiliti dal primo. Insomma, 'ragno porta guadagno'

Applausi e consensi unanimi, dunque, per il binomio Sam Raimi - Tobey Maguire, una coppia decisamente affiatata, tanto che l'attore dichiara che "è stato piacevole girare il sequel. La decisione non è dipesa dal successo del primo film. Il fatto è che amo lavorare con Sam Raimi". Il contratto di Maguire, così come quello della partner Kristen Dunst, prevede la partecipazione a un terzo episodio. Ma mentre l'attrice dichiara senza mezzi termini che non farà mai il quarto, Maguire lascia intendere di non disprezzare troppo l'idea: "non so se farei mai una dichiarazione come questa, anche se ciò non significa che farò il quarto. Penso che tre siano abbastanza per me, ma non si può mai dire. Se mi offrissero un copione migliore di quelli che ho letto finora potrei cambiare idea".

Tobey Maguire
Tobey Maguire

E pensare che per l'attore anche il secondo film è stato a rischio, a causa dei dolori alla schiena che lo hanno tenuto per settimane sull'orlo del licenziamento. "Ne soffro da tre o quattro anni", confessa l'attore, "quando vidi le animatics delle acrobazie che dovevo fare per Spiderman 2 ne fui un po' preoccupato. Sentii che era mia responsabilità rivelare il mio problema di schiena alla produzione, alla compagnia di assicurazione e al regista". La preoccupazione della Sony Pictures, che stava investendo molti milioni di dollari nel progetto, ha pesato molto sulle sorti del film. Ma un'analisi approfondita con le controfigure ha incoraggiato tutti a proseguire, e le tecniche evolute hanno fatto il resto. "In realtà alla fine è stato più facile che girare Seabiscuit o il primo Spiderman. Le imbracature erano migliori che in passato, i cavi più facili da usare e la mia schiena non si è lamentata".

Niente paura, quindi: il 16 settembre Spiderman volteggerà tra i grattacieli affrontando il temibile dottor Octopus con la disinvoltura di sempre.