Brevissimo volume introduttivo alla trilogia de I Veggenti di Arkhesya, la saga firmata da Demetrio Battaglia che ha convinto Nadia Camandona Editore a lanciarsi in territorio fantasy.

Due antiche scuole magiche, l'Ordine dell'Etere Eterno e il Sacerdozio dell'Ombra Lunare, da sempre rivali, sono chiamate a unire le forze per combattere un terribile demone emerso dalle sinistre acque de lago Ry, che sta facendo strage della piana del Sicland.

La narrazione scorre veloce e con stile maturo, regalando una storia tipicamente fantasy che riesce a generare, nel complesso, un buon sense of wonder.

Non mancano però alcune sbavature: per quanto riguarda quelle strettamente tecniche, vi è da segnalare qualche infodump nei dialoghi e il ricorso a un paio di nomi dal suono fortemente anglofono (la foresta di Treewood e il fiume Slowriv) che stonano decisamente con la classica nomenclatura fantasy usata in quest'opera; per quanto riguarda invece la struttura del racconto, non convince il fatto che alcune fondamentali informazioni sulla fortezza di Brast - i cui immensi poteri latenti sembrano gli unici in grado di respingere la creatura mostruosa e di cui l'Ordine dell'Etere Eterno studia da sempre i segreti - emergano solo al momento critico, così da fungere da bandolo della matassa per risolvere il conflitto creato dal demone inarrestabile.

Nonostante quanto sopra, questo prequel merita due stelline mezza, riuscendo comunque a incuriosire il lettore e a spingerlo a scoprire cosa riserva il prosieguo della trilogia, che è iniziata nel 2010 e che avrà termine nel 2012.