La mostra dedicata ai 25 anni della casa di animazione Pixar è ormai prossima alla chiusura, ma ha superato le più rosee previsioni frantumando il record dei centomila visitatori in poco più di due mesi.

E' facile abusare dei termini, ma ciò che il successo di pubblico della mostra milanese ha confermato, se ce n'era bisogno, è l'interesse che l'industria del cinema e, nel caso specifico, dell'animazione, riscuotono presso un pubblico eterogeneo, di ogni età e formazione. Lo stesso pubblico che da fine novembre ha affollato le sale del PAC per non perdere l'occasione di osservare disegni preparatori originali, studi, schizzi e modellini di Up!, Toy Story, Monsters & Co., Wall-e, Cars, Ratatouille e moltissimi altri tra i maggiori film di animazione dell'ultimo quarto di secolo.

John Lasseter, co-fondatore della Pixar insieme a Steve Jobs e attuale chief creative officer di Walt Disney, ha detto in merito al procedimento di realizzazione dei film: "Molti non sanno che la maggior parte degli artisti che lavorano in Pixar utilizzano i mezzi propri dell’Arte – il disegno, i colori a tempera, i pastelli e le tecniche di scultura – come quelli dei digital media." Dice ancora Lasseter: "La ricchezza del patrimonio artistico che viene plasmato per ogni film raramente esce dai nostri studi, ma il prodotto finale – il lungometraggio – che raggiunge ogni parte del mondo, non sarebbe possibile senza questa fase artistica e creativa".

Nasce così un archivio di opere originali che a anni di distanza spiega meglio di qualunque parola il procedimento creativo alle spalle dei film.

Tecnologia, creatività e abilità manuale si fondono e si valorizzano a vicenda, e ogni tassello è fondamentale per portare sullo schermo film d'animazione che è ormai impossibile non  considerare prodotti di altissima qualità. Ma l'abitudine di guardare dall'alto in basso i "cartoni animati" è un costume a cui siamo stati abituati a lungo in Italia, e anche per questo motivo il successo della mostra può essere considerato un segno del passaggio del tempo, se non dell'evoluzione della cultura nel nostro paese. Più ambiziosa ancora l'opinione di Maria Grazia Mattei, curatrice della mostra, secondo cui il grande successo di pubblico è una dimostrazione del fatto che il valore della cultura digitale è un'esigenza che l'Italia non si può più permettere di ignorare. Un paese come il nostro, con eccellenze legate sia alla produzione artistica che all'innovazione, può e deve investire nel settore dell'animazione invece che lasciare scappare i propri giovani creativi all'estero. 

Per chi avesse la possibilità di andare al PAC oggi o domani, la mostra è divisa in quattro sezioni: Personaggi, Storie, Mondi e Digital Convergence, ma la parte del leone spetta alle due speciali installazioni "Artscape" e "Zoetrope", che portano il visitatore letteralmente all'interno del mondo del cinema 3D animato. Lodevoli anche le attività a corollario dell'esposizione, soprattutto i laboratori creativi disney, lezioni di disegno dedicate ai più piccoli in cui i bambini hanno imparato da disegnatori professionisti a realizzare i propri personaggi preferiti.

In ultimo, segnaliamo la bella galleria di fotografie realizzate recentemente nel corso di una serata speciale dedicata ai blogger che ha visto la presenza di un ospite d'eccezione: Bruno Bozzetto, antesignano maestro dell'animazione made in Italy, sicuramente tra gli anticipatori del settore, oggi come ieri artista dedicato e curioso delle nuove possibilità creative offerte dal settore.