Bloodymilla è l'esordio nel fumetto della scrittrice Barbara Baraldi

Narra la storia di una vampira, impegnata in una lotta contro altri vampiri e creature sovrannaturali.

Bloodymilla ha un passato doloroso alle spalle: la perdita della sorella Tenebra, a opera dello stesso demone che l'ha resa vampira.

Dopo tanti anni forse la speranza di ritrovarla si è riaccesa, ma la donna dovrà intraprendere un pericoloso viaggio verso Firenze, affrontando un cacciatore di vampiri, Samael e un oscuro e potente nemico, il Burattinaio.

La donna però non avrà solo nemici, ma anche alleati nella sua ricerca, come il licantropo André.

Come andrà a finire, quali saranno i colpi di scena della storia, è un piacere tutto vostro.

Oltre allo scorrevole testo, pieno di citazioni e di situazioni ben congegnate, aiutano la lettura i buoni disegni di Elena Cesana, coadiuvata dalla colorista Roberta Ingranata

L'albo è un omaggio dichiarato non tanto alla Carmilla di Sheridan Le Fanu, anche se ne echeggia il nome, ma a tutta una produzione di film horror a basso costo che, a cavallo tra gli anni '60 e '70, era costellata di gotico ed erotismo. Film realizzati da registi come Mario Bava, Lucio Fulci e Riccardo Freda e Antonio Margheriti tra i tanti.

Molto meno, anzi si può dire che sia quasi assente, l'ispirazione a personaggi come Sukia o Zora, ossia al fumetto erotico, quando non porno, della stessa epoca.

Sia perché la tensione erotica è fine al racconto e non viceversa, sia perché i personaggi del fumetto scritto dalla Baraldi sono più sfaccettati e definiti. L'unico punto in comune può essere un minimo di gusto per le situazioni estreme, intese come colpi di scena fulminanti, ereditato in realtà dal feuilletton.

Al prodotto non manca il senso del cartooning, ossia del racconto per immagini. E' probabile che la volenterosa Baraldi abbia avuto molti buoni consigli sul passaggio dalla narrativa di parola all'arte sequenziale.

I curatori del progetto, Gianfranco Stalteri e Stefano Fantelli sono infatti esperti autori del media fumettistico.

I disegni, pur con qualche incertezza che potrà migliorare con l'esperienza, sono nel complesso efficaci, anzi alcune tavole sono proprio ottime.

Professionale anche la copertina di Marco Dominici.

Nel complesso un buon fumetto di intrattenimento.