Ci sono personaggi che rimangono scolpiti nella memoria di generazioni. Altri sono destinati all’oblio. Le Tartarughe Ninja non fanno parte della seconda categoria. Forse perché fare dell’animale più lento del mondo un poderoso Ninja è di per sé un’idea geniale che non può che colpire l’immaginario anni ’90 dei suoi fruitori.

Complici i nuovi ritrovati tecnologici e la voglia di avere super eroi, anche piuttosto strani, sugli schermi cinematografici si è deciso di fornire nuova linfa ai Teenage Mutant Ninja Turtle che, con la guida del loro maestro ratto difendono il mondo dai cattivissimi che fanno malissimo di turno.

Ma attenzione: non è una mera strategia di marketing, perché l’ipotesi di un nuovo episodio delle tartarughe ha smosso un vero vespaio. Dai più informati, pare che Mr Michael Transformer Bay abbia indetto un vero e proprio boicottaggio sul progetto sulla sua pagina di “faccialibro” che, in qualità di fan e producer del nuovo reboot (sì, parliamo ancora di reboot), non era soddisfatto delle idee che sarebbero venute fuori da una prima versione della sceneggiatura.

Chi conosce il regista sa che certi argomenti, apparentemente idioti, sono una probabile miniera di soldi e, visti i risultati ai botteghini dei suoi film, non c’è che da dargli ragione.

Le tartarughe Ninja
Le tartarughe Ninja
Ora immaginatevi la scena nella sala creativa: autori prezzolati che discutono animatamente sul fatto che Leonardo, visto il nome importante che porta, debba avere più importanza di Donatello nel cast virtuale, con relativa voce di star hollywoodiana. O che Michelangelo non possa essere surclassato da un “minore” Raffaello. Ma anche discussioni su quanto sia inconcepibile rendere totalmente virtuali i tratti endogeni delle tartarughe.

Il regista ha cercato di controbattere le argomentazioni colpo su colpo, ma la verità è che il nuovo film sulle Tartarughe Ninja è ancora tutto da immaginare e che il gruppo creativo è ancora ben lontano dal trovare la quadra.

Vi rendete conto che viviamo in un incubo? Un posto oscuro in cui l’offerta cinematografica discetta su questioni simili? Se proprio dobbiamo farci delle paranoie, puntiamo almeno su qualcosa di interessante: magari, sul perché Arkham Asylum non possa avere una sua traduzione cinematografica, o perché ogni trasposizione di un racconto di H.P. Lovecraft faccia davvero schifo oltre l’immaginabile concezione. Queste sono le domande per cui vale la pena vivere… però su una cosa hanno ragione i fan delle tartarughe: se vuoi fare un film su personaggi davvero improbabili, devi almeno avere il coraggio di farlo bene. E su questo non si può che essere più che d’accordo con Mr Michael Bay.

Nonostante tutto quello che ho appena scritto sono un grande fan delle tartarughe. Forse perché sono davvero improbabili, forse perché sono degli adultolescenti come noi. La verità è che se si facesse un film su di loro, sarebbe un punto di rottura con le tendenze attuali, dove la nostra fantasia di bambini si potrebbe scontrare con la dura realtà adulta. E questo è un argomento dannatamente serio, soprattutto se si parla di personaggi della nostra fantasia.