È del primo ottobre l'annuncio apparso sul sito ufficiale dei Nightwish che annunciava lo split con la cantate Annette Olzon: "Un altro capitolo della storia dei Nightwish si è concluso, oggi. I Nightwish e Anette Olzon hanno deciso di separarsi, di comune accordo, per il bene di tutte le parti coinvolte. Negli ultimi tempi è diventato sempre più ovvio che la direzione intrapresa dalla band era in conflitto con i bisogni della stessa e questo ha portato a una divisione dalla quale non possiamo tornare indietro. I Nightwish non hanno intenzione di cancellare nessuno dei prossimi show e quindi abbiamo deciso di introdurre una cantante sostitutiva a cominciare da Seattle 1.10.2012. Il suo nome è Floor Jansen, olandese (ex-After Forever, ReVamp) e si è gentilmente offerta di aiutarci a completare l'Imaginaerum World Tour. Siamo tutti fortemente impegnati in questo viaggio, questo veicolo dello spirito, e siamo sicuri che porterà tutti noi verso un futuro migliore. Saremo sempre entusiasti per le avventure che ci aspettano e siamo molto fieri per i due bellissimi album e per gli splendidi concerti che insieme abbiamo condiviso.”

Da seguire gli sviluppi per scoprire chi sarà la prossima cantante ufficiale, ma è da escludere il ritorno di Tarja Turunen.

Ultimamente le band musicali sembrano improntate al cambiamento, non tanto per lo stile del suonato, quanto piuttosto come composizione della formazione. Dopo la scissione dei Rhapsody of Fire, con Luca Turilli a formare un proprio gruppo, e aver visto il cantante Roy Khan lasciare i Kamelot dopo anni di servizio, è la volta dei Nightwish. Era già successo nel 2005 quando Tarja Turunen aveva smesso di essere la voce femminile della band; dal primo di ottobre, anche ad Anette Olzon è toccata la stessa sorte.

Che non ci fosse più la sintonia dei primi tempi si era avvertito il 28 settembre quando la cantante si è sentita male ed è stata costretta a rimanere in ospedale la sera in cui il gruppo avrebbe dovuto suonare a Denver, Colorado. La band per far andare avanti lo spettacolo ha chiesto a Elize Ryd (Kamelot, Amaranthe) e Alissa White-Gluz (The Agonist) di sostituirla. Olzon non è stata soddisfatta della decisione presa senza essere interpellata, asserendo che non concepiva che lo show fosse più importante della componente umana della band.

Chi segue le band musicali non è nuovo a eventi del genere, anche se può esserci il dispiacere per non vedere più in un gruppo un membro cui ci si era abituati. The show must go on, cantavano i Queen all’appressarsi della dipartita di Freddie Mercury, tuttavia dovrebbe far riflettere quanto gli interessi economici influenzino certe scelte: si può fare spettacolo senza calpestare gli individui.

Un esempio è il caso dei Luca Turilli’s Rhapsody. Di fronte a un grave incidente accaduto a Dominique Leurquin, in cui il chitarrista oltre a rischiare la vita, ha rischiato di non suonare più per la perdita dell’uso della mano sinistra (ferita al centro della mano dovuta alla lama di una sega circolare, causante una grave lacerazione e un forte dissanguamento), la band ha deciso di non rimpiazzarlo con un altro chitarrista (visto che tutte le canzoni dei Rhapsody sono arrangiate per due chitarre), ma di mettere tutte le parti che sarebbero state suonate da lui su “backing track” a volume inferiore, missate sul lato destro, come se lui fosse sul palco.

Il mondo della musica è un business, ma lo stile e il rispetto sono qualcosa che non può essere acquisito né con i soldi, né con la notorietà.