Sam Raimi aveva dei piani per Spider-Man 4 che non contemplavano il reboot.

E' quello che ha dichiarato in una recente intervista a Vulture, dove ha parlato a tutto campo sia dei progetti recenti, come Il grande e potente Oz, attualmente nelle sale, che dei progetti mai realizzati.

Doverosi gli apprezzamenti all'interprete, quel James Franco che inizialmente Raimi aveva sottoposto a provino per il ruolo di Peter Parker in Spider-Man. Il regista ha elogiato non solo le capacità recitative di Franco ma ha ribadito come sia stato prodigo di idee per il personaggio. Idee che sono state riversate sulla sceneggiatura finale del film.

Parlando di attori, Raimi ha confermato che, prima che Christopher Nolan la selezionasse come Catwoman, Raimi voleva fare debuttare Anne Hathaway nel cinema di genere, facendole interpretare La Gatta Nera in Spider-Man 4. L'attrice era stata sottoposta a un provino che aveva trovato l'apprezzamento del regista. Lo stesso provino fu poi visto da Nolan che quindi scelse l'attrice per il ruolo di Catwoman in Il cavaliere oscuro - Il Ritorno.

Parlando molto apertamente Raimi ha affermato che avrebbe voluto realizzare un quarto film per rimediare al pasticcio del terzo episodio, che lo aveva completamente insoddisfatto. 

Il suo scopo era concludere il ciclo in bellezza, realizzando con il quarto episodio il miglior titolo della serie. 

Ma quando la Sony gli comunicò che la loro intenzione era ricominciare un nuovo ciclo, dandogli tra l'altro scadenze molto ristrette, il regista decise che non voleva correre il rischio di imbarcarsi in una nuova impresa con i limiti imposti dagli Studios, ritenendo di non poter realizzare nei tempi richiesti un prodotto che potesse soddisfarlo

 Ha pertanto comunicato alla Sony di non potersi accontentare di realizzare un film da lui ritenuto non all'altezza, aggiungendo che non sarebbe stato opportuno procedere.

Raimi ha definito l'addio come la più amichevole e meno drammatica delle rotture, con la Vice-Presidente della Sony Amy Pascal che lo ha ringraziato per "non aver sprecato i soldi dello Studio e per la sua sincerità".

A detta di Raimi questa separazione consensuale è stata la migliore soluzione possibile nel rispetto degli appassionati e del buon nome di Spider-Man e della Sony.

Com'è andata dopo lo sapete. La Sony ha realizzato un reboot con Marc Webb. Ognuno di noi ha potuto giudicare se e quanto il risultato sia andato in quella direzione di rispetto dei fan e del personaggio.

Il nuovo regista, il giovane Duncan Jones
Il nuovo regista, il giovane Duncan Jones
Più burrascoso è stato invece l'iter di un altro progetto abortito di Raimi, il film su World of Warcraft, affidato ora a Duncan Jones (Moon, Source Code).

Raimi ha affermato di aver amato molto Moon, e ha definito il regista inglese "un talento sorprendente", arrivando a scommettere che se qualcuno può fare un ottimo lavoro con quel soggetto è proprio Jones.

Sulla sua partecipazione al progetto Raimi ha spiegato che il lavoro si era arenato sulla revisione di Robert Rodat (Salvate il Soldato Ryan) della sceneggiatura, che stava andando alle lunghe, tenendo sulle spine la Legendary Pictures e la Blizzard.

Entrando nel dettaglio il regista ha riassunto tutta la sua partecipazione al progetto, partendo dall'inizio, ossia da quando, dopo aver ricevuto la proposta di dirigerlo ha accettato dichiarando: ""Sì, mi piace World of Warcraft e credo che sarebbe stato un grande film".

L'entusiasmo si sarebbe però smorzato alla lettura della sceneggiatura elaborata direttamente dalla Blizzard (la casa produttrice del gioco) che per Raimi non funzionava.

Il regista ha quindi chiesto alla Legendary Pictures e alla Blizzard di poter elaborare una storia insieme a Rodat, suscitando il benestare dei primi e qualche riserva dei secondi. Solo dopo la prima stesura della sceneggiatura si è palesato il vero problema: il diritto di veto della Blizzard che in realtà non aveva mai veramente approvato la loro idea. Dopo aver lavorato nove mesi regista e sceneggiatore si sono quindi trovati davanti a un rifiuto non bene esplicitato da parte delle Blizzard, riassunto da Raimi con la frase: "La storia non ci piace, la vorremmo diversa".

Secondo Raimi c'è stato un equivoco, o una mancanza una chiara comunicazione, che ha quindi portato lui e lo sceneggiatore a lavorare intensamente su un progetto non approvato in partenza, costringendoli dopo nove mesi a ricominciare da capo. Infine la Blizzard si è spazientita quando Rodat ha preso più tempo di quanto loro ritenessero necessario per riscrivere il film.

Raimi non  ha espresso giudizi su The Amazing Spider-Man di Marc Webb, anche perché ammette candidamente di non averlo visto.

Conosce il lavoro di Webb come regista, apprezza Andrew Garfield ed Emma Stone, ma per quanto stimi loro, nonché Amy e Laura Ziskin e Avi Arad, Raimi pensa che vedere il film per lui sarebbe stato più o meno come andare al matrimonio di una ex ragazza. Accetta anche di farsi dire di non saper perdere con stile, ma con molta umanità ammette che era troppo coinvolto nel progetto per poter guardare con serenità il nuovo film.

Raimi ha invece apprezzato molto The Avengers, ricordando l'apporto di Joss Whedon al suo film western del 1994, Pronti a morire, quando nel bel mezzo delle riprese si era reso conto di avere notevoli problemi di sceneggiatura, risolti brillantemente in un solo pomeriggio da Whedon, all'epoca impegnato con Buffy. Tanto brillantemente che poi Raimi gli affidò la completa riscrittura del copione.