La serialità per la rete è stata la grande novità di questo Lucca Comics and Games 2013; tra le varie proposte della fiera, la web serie Strips ha attirato la nostra attenzione, grazie anche alla simpatia e alla disponibilità di Luca Baggio e Giuditta Sartori, incontrati presso lo stand Ochacafè del Japan Palace. Il primo, fumettista, scenografo e regista, già noto per il film fan made del 2009 sul personaggio italiano di Capitan Novara è qui autore della serie ambientata quasi interamente dentro il "Tempio del fumetto", fumetteria gestita dal problematico Luca, che si finge bancario per accontentare la fidanzata Anita con l'aiuto dello strampalato e caricaturale Eddie. La seconda, illustratrice e attrice, si rispecchia molto nell'amore per il Giappone della sua Miyuki, antagonista dei nostri eroi e causa di molti dei loro problemi, parte del variegato cast di colorati comprimari costanti nella serie con le loro fissazioni e splendide caratterizzazioni ottimizzate per dare risalto alle peculiarità naturali dei loro interpreti. Una soluzione creativa e intelligente per smussare il gap "professionistico" che spesso penalizza le serie per il web, permettendo così di lasciare i due ruoli principali ad attori veri per concentrarsi su quei tratti specifici che permettono la nascita delle beniamine del pubblico come l'incredibile ed esuberante Poppy (la cui interprete ha aperto una, frequentatissima, pagina facebook con lo psudonimo del proprio personaggio) o l'incantevole quanto subdola Miyuki.

Ideata dallo stesso Baggio e sceneggiata dal romano Demetrio Sacco, Strips va al di là della semplice ambientazione, sebbene la fumetteria sia il luogo deputato all'azione principale; le relazioni estremizzate tra i personaggi ci portano a osservare quasi antropologicamente le varie categorie nerd in un incrocio tra Friends e The Big Bang Theory fortemente voluto dai creatori. Un totale di 12 episodi di circa dieci minuti ciascuno, girati interamente nel milanese e farciti, come è giusto, da ogni tipo di citazione e riferimento alla cultura geek, tanto da essere stata scelta per la messa in onda televisiva su Neko TV per una programmazione ad anello sul modello Rai4.

Girato con cognizione di causa con una Canon 5.50, corredato da una buona fotografia, spicca, per l'apparato grafico e digitale più che ragguardevole che lo eleva a un livello semi professionale superiore a molte anonime fiction nostrane. Curato nel marketing dalla Emmetre edizioni ma realizzato senza alcuno sponsor se non le tasche dei ragazzi stessi, dimostra uno sforzo creativo e realizzativo ragguardevole e un ottimo punto di partenza per una seconda stagione aperta a mille, nuove, possibilità.