Il canale tv Rai4 inizierà il 2014 con una programmazione tematica che impegnerà la rete dal 5 al 31 gennaio. Per gli amanti del fantasy appuntamento imperdibile il giovedì con la messa in onda della prima stagione del Trono di spade.

Dal 2 gennaio, ogni giovedì a partire dalle 21:10, doppio appuntamento con Il Trono di Spade (2011), ambiziosa serie fantasy tratta dalla saga letteraria di George R.R. Martin Cronache del ghiaccio e del fuoco. Prodotta da HBO con un budget da blockbuster cinematografico, la serie è un compiuto esempio di fantasy “maturo”, crudo per certi versi, sfacciato per altri, sicuramente avvincente grazie a una sontuosa veste visiva e a una trama fittamente costruita. 

La serie presenta personaggi incredibilmente complessi e ambigui, capaci di tutto per il potere, padroni di un mondo dove gli ideali e i valori hanno ceduto ai compromessi e alla violenza. Nel cast spiccano le presenze di Sean Bean, il Boromir della trilogia de Il signore degli anelli, Lena Headey, protagonista del cult 300, e Peter Dinklage, che per la sua interpretazione del personaggio di Tyrion Lannister ha conquistato un Emmy e un Golden Globe. Le puntate della serie saranno replicate ogni lunedì in seconda serata, in versione integrale non censurata. La seconda stagione in prima visione free andrà in onda da giovedì 6 febbraio.

Quanto ai film e alle altre serie tv:

Il lunedì sarà dedicato alle arti marziali

Lunedì 6 gennaio ore 21:10 Shaolin di Benny Chan 

Lunedì 13 gennaio ore 21:10 Nati per combattere di Panna Rittikrai

Lunedì 20 gennaio ore 21:10 The Twin Dragons di Ringo Lam e Tsui Hark

Lunedì 27 gennaio ore 21:10 Merantau di Gareth Evans

Il martedì sarà dedicato al crime europa seguito da Wonderlan crime

Il mercoledì sarà dedicato al ciclo thriller e alle serie tv Scandal e Breaking Bad.

Il venerdì sarà invece all'insegna del fantasy - horror con film in prima serata seguiti dal magazine Wonderland.

Blade: Trinity

venerdì 10 gennaio, alle 21:10

Ultimo capitolo della trilogia ispirata all’omonimo personaggio dei fumetti Marvel, Blade: Trinity (2004) si lascia alle spalle tanto il citazionismo da B-movie del primo film della serie, quanto il tocco visionario del secondo, diretto da Guillermo del Toro. Già sceneggiatore dei primi capitoli e 

futuro sodale di Christopher Nolan, David S. Goyer passa qui anche dietro la macchina da presa, tornando alle origini fumettistiche con un colorito e rutilante impasto di azione, brivido e ironia. Sempre interpretato dal’icona Wesley Snipes, il cacciatore di vampiri Blade affronta la sanguinaria Danica Talos (Parker Posey) e il progenitore della specie Drake (Dominic Purcell), variazione mesopotamica sul tema del conte Dracula. Sacrificato nelle prime scene il mentore Abraham Whistler (Kris Kristofferson), Blade può qui contare sull’aiuto del coraggioso Hannibal King (Ryan Reynolds) e della bellissima figlia di Abraham, Abigail (una Jessica Biel qui fresca reduce dalla consacrazione di Non aprite quella porta). Il cast si completa con il wrestler Triple H. 

Final Destination 2

venerdì 17 gennaio, alle 21:10

Regola generale del cinema horror è che, prima o poi, molti protagonisti moriranno: non è dunque importante scoprire chi o quando, ma soltanto come. Ideata dallo statunitense Jeffrey Reddick, la saga di Final Destination (2000-2011) rivisita in chiave metafisica la popolare formula giovanilista dello slasher movie, il racconto iperrealista di omicidi seriali. Scampati a un evento disastroso grazie a una premonizione, un gruppo di ragazzi cade, uno ad uno, sotto i colpi del più infallibile dei serial killer, la morte, decisa a riprendersi quanti le sono inizialmente sfuggiti. Il destino che attende i personaggi del film arriva ineluttabile in forma d’incidente, tanto più terribile quanto più banale, secondo una logica spettacolare che strizza l’occhio al format televisivo Real TV. Un destino tutt’altro che cieco, che sceglie preferibilmente – come nei canoni del genere – vittime giovani e belle. Ogni capitolo della saga propone immaginifiche variazioni su questo canovaccio d’innegabile successo. 

Final Destination 3

venerdì 24 gennaio, alle 21:10

Final Destination 3 (2006) ritrova invece dietro la macchina da presa il regista del primo film della saga, il sino-americano James Wong, già sceneggiatore di numerosi episodi di X Files (1993-2002) e Millennium (1996-1998) e noto al nostro pubblico per l’action fantascientifico The One (2001). Totalmente rinnovato il cast, con Mary Elizabeth Winstead, Ryan Merriman e la cantante attrice Alexz Johnson, mentre Tony Todd – già nei panni dell’impresario funebre nei due capitoli precedenti – presta solo la propria voce fuori campo nella versione originale. La premonizione di Wendy salva qui un gruppo di amici da un disastroso incidente sulle montagne russe: dopo lo scampato pericolo, l’esito ineluttabile sarà, ovviamente, il medesimo.

Paura.com

venerdì 31 gennaio, alle 21:10

Il binomio voyeurismo-tortura caratterizzerà molta produzione horror successiva agli shock mediatici di Guantanamo e Abu Ghraib – basti pensare ai cicli Saw e Hostel. Poco prima di questo drammatico tornante dell’immaginario globale, a dominare la scena americana di genere 

erano piuttosto le inquietudini suscitate dai nuovi strumenti di comunicazione di massa, sulla scia dell’exploit del J-horror e dei successivi remake a stesse e strisce, come The Ring (2002). Diretto da William Malone, veterano del genere che ha conosciuto nel 1999 il più alto picco di celebrità grazie al fortunato Il mistero della casa sulla collina, Paura.com (2002) s’inserisce appunto in quest’ultimo filone. Un sito web, che pubblica video di torture e mutilazioni, è il filo conduttore che lega quattro omicidi a New York. Il detective Mike Reilly (Stephen Dorff, Blade, Somewhere, Immortals) e l’agente Terry Houston (Natascha McElhone, The Truman Show, Ronin) iniziano una ricerca senza sosta dell’assassino, facendo presto una terribile scoperta: chi guarda le immagini del sito troverà la morte nel giro di quarantotto ore. Il cast si completa con il britannico Stephen Rea.

Nella programmazione del pomeriggio invece spiccano le repliche di Xena - Principessa guerriera 

Dal 13 gennaio, ogni pomeriggio, da lunedì a venerdì alle 17:10, imperdibile appuntamento con una serie cult degli anni novanta. Ideata da Robert G. Tapert, sviluppata da John Schulian e prodotta dal maestro del New Horror Sam Raimi, Xena - Principessa guerriera (1995-2001) nasce come spin-off dell’altrettanto fortunata Hercules (1995-2000). 

Ll’indomita Lucy Lawless veste i panni di Xena, potente signora della guerra pentita delle violenze commesse, in via di redenzione grazie all’intervento del sodale Hercules. Xena viaggia intorno al mondo in compagnia di Olimpia (nella versione originale Gabrielle, interpretata da Renée O’Connor), giovane poetessa con cui condivide molto di più di una semplice amicizia. Durante le loro avventurose peregrinazioni, Xena e Olimpia s’imbattono in vari personaggi della mitologia greca (Cupido, Marte, Venere, le Amazzoni, il centauro Chirone), della storia antica (Giulio Cesare, Bruto, Cleopatra), della religione cristiana (l’arcangelo Michele), della letteratura classica (Omero, Virgilio), dell’epica e mitologia nordica (Beowulf, Thor, Odino). Girata in Nuova Zelanda, ambientata per lo più nell’antica Grecia, tra spericolati salti temporali e fantasiose incongruenze storiche, Xena ha trovato nel corso delle sue sei stagioni grandissima popolarità: basti pensare al fandom, ai suoi illustri estimatori (Quentin Tarantino su tutti) e alla sfilza di citazioni e omaggi che le sono state attribuiti negli anni a venire.