Ancora polemiche per l'uscita nelle sale del film Alexander diretto da Oliver Stone e con protagonista Colin Farrell. Una sorta di cartellino giallo, quello degli avvocati greci che hanno preso in esame il lavoro del regista: l'interpretazione bisessuale che Stone ha dato al condottiero deve essere scritta e dichiarata come una libera interpretazione. Yannis Varnakos, portavoce dei 25 avvocati, ha così spiegato la faccenda: "la Warner deve dichiarare che il film non è basato su fatti storicamente accertati e che si tratta solo di un’interpretazione personale di Oliver Stone. Essere contro i gay non c'entra niente, ma sarebbe come dire che il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy tifava i Los Angeles Lakers”. Solo una fiction, insomma, per gli avvocati greci. Un'invenzione che non ritrae fedelmente la vita di Alessandro Magno. Oliver Stone ribatte dichiarando di essersi avvalso della collaborazione di uno storico.

"Not SO great": non così grande. Con queste parole si riassumono le primissime critiche provenienti dagli Stati Uniti. Il film, che dura quasi tre ore, per ora non convince appieno. Pessime, secondo alcuni, le scene di battaglia. Buona l'interpretazione di Farrell, che però rimane più adatto a vestire i panni dell'affascinante casinista. E Alexander è tutta un'altra cosa.