Ritorno al Futuro
Ritorno al Futuro

Domenica 2 ho iniziato di mattina presto con Ritorno al Futuro, proiettato al Cinema Ariston nell'ambito dell'iniziativa Space Kids, che comprendeva oltre al capolavoro di Robert Zemeckis, anche E.T di Steven Spielberg e un paio di “laboratori” per i pargoli. Ritorno al Futuro è uno di quei film che il Vostro Fedelissimo ha sempre piacere a rivedere. Incredibilmente, dopo quasi dieci visioni riesco ancora a cogliere particolari nuovi e significativi. Ed è stato un piacere vedere che le giovani generazioni (la sala era piena di bambini) apprezzano i vecchi capolavori.

Ritornato nuovamente in Sala Tripcovich, mi sono letteralmente sparato tre film uno dietro l'altro. Robot Overlords di Jon Wright (già noto al pubblico del TS+F per Grabbers), storia di robotoni alieni invasori, era giustamente seguito da Earth to Echo di Dave Green, storia di robotini alieni pucciosi: praticamente E.T che incontra i Transformers. Ultimo film della tirata, The Last Days on Mars di Ruairi Robinson, semplice film di zombie su Marte. Tutti i cliché dei film di zombie vengono riproposti in una base posta sul Pianeta Rosso. Solo per appassionati del genere zombie, che comunque non mancano mai al festival.

Last Days on Mars
Last Days on Mars

Veniamo ora alle premiazioni, la cui cerimonia di consegna è avvenuta nella serata di domenica. In tutto sono stati consegnati ben sei premi.

Il Premio Asteroide assegnato al miglior lungometraggio di fantascienza in Concorso è andato a Time Lapse, con la seguente, meritata, motivazione: “Nella tradizione di questo festival, la giuria ha scelto di premiare un vero e proprio film di fantascienza con un tema molto importante. La sceneggiatura è molto forte, intelligente e ricca di suspense, e il film è un ottimo esempio di cosa si riesca a fare con un piccolo budget, pochi mezzi ma un'intelligente sceneggiatura nelle mani di un buon regista.”

Una menzione speciale è andata a Honeymoon, “per il suo originale mix di fantascienza e horror. La giuria è rimasta molto colpita dalla qualità artistica di questo film, opera prima di una giovanissima regista.” Non per niente Honeymoon ha vinto anche il Premio Nocturno Nuove Visioni, assegnato dalla redazione della rivista Nocturno ad un’opera significativa e originale per l’evoluzione del cinema di genere.

Index Zero, dell'italiano Lorenzo Sportiello, si è aggiudicato il Méliés d'Argento per il Miglior Lungometraggio Fantastico Europeo. “La giuria sceglie di attribuire il Mèliès d'argento 2014 a un'opera prima a basso costo che intercetta, proiettandolo in un futuro molto prossimo, uno scenario economico e sociale che appartiene alla contemporaneità. Si segnala inoltre la scelta, in controtendenza rispetto ad altri pur pregevoli titoli della sezione destinati a una sicura visibilità, di recuperare tempi narrativi dilatati in aperto contrasto con la frenetica contrazione dei ritmi imposta dal consumo e dal mercato.”

Il premio del pubblico è andato al Earth to Echo. Evidentemente il robotino alieno puccioso ha toccato il cuore di tutti gli spettatori.

Per la selezione European Fantastic Shorts, il pubblico ha assegnato il Méliés d'Argento al miglior cortometraggio fantastico europeo a The Nostalgist di Giacomo Cimini, una commovente storia che si muove tra steampunk e cyberpunk, nuove tecnologie e nostalgia del passato. In effetti anche in The Nostalgist compariva un robotino puccioso: forse il pubblico di quest'anno, complice la crisi, era più incline ai sentimentalismi.

Quest'anno è stato anche istituito un nuovo premio, nato dalla collaborazione di TS+F con la trasmissione di RAI 4 Wonderland. Il film vincitore del Premio Wonderland è stato Coherence. Questa la motivazione della redazione di Wonderland: “Un film di fantascienza adulta che unisce, sullo sfondo del passaggio di una cometa, un’ispirazione bergmaniana con l’ultima frontiera delle leggi della fisica, aprendo una finestra sul mondo della meccanica quantistica. L’autore, alla sua opera prima, riesce – anche grazie ad un gruppo di straordinari attori – nella difficile impresa di fondere la novità di una tematica alta e un risultato pienamente godibile e avvincente”

Dopo la premiazione dei film è stato proiettato These Final Hours di Zak Hilditch, le ultime dodici ore di vita di un uomo prima della fine del mondo.

Ma non è tutto. L'ultimo vero spettacolo è stato ABC of the Death 2. Nonostante la stanchezza di quattro giorni di proiezioni, la tarda ora, e la natura a episodi del film, la sala era piena. Il film consisteva in 26 episodi, uno per ciascuna lettera dell'alfabeto, con tema la morte. Il Vostro Fedelissimo lo giudica come la giusta conclusione per la maratona cinematografica alla quale ha partecipato.

E questo, cari lettori, è solo quello al quale sono riuscito a partecipare. Altri eventi, e conferenze, e mostre hanno caratterizzato il quattordicesimo TS+F, e non ve le elenco tutte solo perché troppe.

Ho parlato brevemente con alcuni degli organizzatori: la sensazione che ho avuto è che per il prossimo anno si cercherà di allargare ancora di più il festival.

Sfida accettata, dice il Vostro Fedelissimo.