World of Warships è un titolo free to play multiplayer a squadre, di genere simulazione, ambientato durante la seconda guerra mondiale. Wargaming ha affrontato la sfida di portare in un videogioco il combattimento navale, di solito considerato lento e noioso, e di renderlo invece più rapido e intrigante. Questo scopo è stato raggiunto in parte, in quanto l’inizio di ogni sfida è invariabilmente lento: richiede di scegliere in che direzione muovere la propria nave, dove posizionarsi, dove hanno intenzione di andare i compagni di squadra… ma quando comincia lo scontro vero e proprio, e le distanze si accorciano, l’azione diventa quasi frenetica. E il fatto che la nave non si muova molto veloce impedisce proprio di districarsi rapidamente da una linea di tiro. Quindi, in poche parole: “quando si è in ballo, bisogna ballare”!

Navi e combattimenti

 

Il giocatore può utilizzare quattro tipi di vascelli: Cruiser, Destroyer, Battleship e Portaerei. Ogni nave ha abilità e caratteristiche individuali, così come armamenti e numero di cannoni. I Cruiser combinano buona velocità con discreta potenza di fuoco, e sono i primi a essere utilizzati nel gioco. I Destroyer sono vascelli piccoli e veloci, ma anche più fragili, in grado di lanciare missili torpedo e di distruggere le navi nemiche. Le Battleship hanno la più grande potenza di fuoco e possono cannoneggiare i nemici a chilometri. Le Portaerei gestiscono le forze aeree con le quali è possibile attaccare dall’alto o difendere la postazione.

Ogni nave possiede un tier, fisso per quel modello, a rappresentare il “peso” nel gioco nel senso di potenza, per un totale di dieci tier. Ogni giocatore può affrontare navi al massimo di un tier diverso rispetto a quelli delle proprie, in modo da permettere sempre sfide bilanciate.

In World of Warships, come in ogni multiplayer, il giocatore si unisce a una squadra per affrontare le navi gestite dal computer, oppure da un altro gruppo di giocatori. I Bot, le navi comandante dal computer, dimostrano una buona IA e danno sempre filo da torcere. Teoricamente, lo scopo di ogni battaglia è raggiungere un certo numero di punti prima della squadra avversaria, ma quasi invariabilmente la partita si conclude con l’affondamento di tutte le navi nemiche.

Per quanto riguarda il sistema di combattimento, risulta molto intuitivo. Basta muoversi e avvicinarsi a una nave nemica per vederla. Quando questa risulta entro il raggio di tiro, sulla schermata compare un mirino intorno al bersaglio, dando il segnale per aprire il fuoco. A questo punto il posizionamento risulta fondamentale: esponendo il fianco al nemico, è possibile sfruttare al massimo la potenza di fuoco del proprio vascello, massimizzando i danni inflitti.

Colpire il nemico non è comunque facile come sembra: entrambe le navi sono in movimento, quindi è necessario anticipare lo spostamento per riuscire a raggiungere il bersaglio. Senza chiamare in causa tremendi calcoli e leggi della fisica balistica, la possibilità di usare lo zoom sulla nave nemica (alias un mirino telescopico) permette di coglierne meglio i movimenti e facilita i colpi, ma riduce molto il campo visivo, rendendo facili prede per le altre navi nemiche nella zona. Il tutto, ovviamente, sperando che il nemico non cambi rotta all’ultimo momento…

Per evitare di essere colpiti a propria volta, è indispensabile sfruttare i movimenti laterali della nave, più veloci della classica avanzata (e magari un po’ enfatizzati rispetto al reale).

Se la battaglia, frontale e contro nemici distanti, sembra un po’ piatta, il gioco in realtà consiste nel compiere manovre inaspettate o sfruttare i nascondigli offerti dalle numerose isole nella mappa. A distanza ravvicinata, queste manovre perdono un po’ di significato e la battaglia si riduce in uno “spara e ripara” in cui le navi affondano molto velocemente.

Per rendere il combattimento una vera e propria sfida, i vascelli hanno dei “punti deboli” che possono essere specifici (per esempio, a prua ci sono i cannoni e sulla poppa il motore, da colpire se si vuole rallentare o addirittura bloccare il nemico) oppure casuali: a volte, colpendo una nave, si può centrare il deposito munizioni, causando un incendio e ingenti danni.

Ovviamente, l’incendio si può scatenare anche nella propria nave. In questo caso, come anche se si ha un cannone fuori uso o un’elica bloccata, il giocatore deve premere il tasto R, per iniziare le riparazioni del mezzo che poi si svolgeranno in automatico, il tutto senza distogliere attenzioni dalla battaglia e finire così silurato.

Per vincere in World of Warships, soprattutto nelle sfide di tier alto, non basta sparare di più e in modo più preciso. Bisogna sfruttare al massimo le skill per ogni tipologia di nave (lancio di fumogeni per confondere gli avversari, utilizzo di onde radio…), cosa che consente di rendere più realistica e variegata l’esperienza di gioco e rende il titolo qualcosa di più di una semplice arena “sparatutto”.

Quando la nave del giocatore affonda, è possibile tornare subito al porto, indipendentemente da quanto dura la partita, e senza penalità. Una volta conclusa la partita, il giocatore potrà usare di nuovo quella nave, e se la sua squadra ha vinto la partita anche senza di lui acquisire comunque punti esperienza.

Oltre al livello delle navi, c’è un livello di account: aumentando di livello, è possibile sbloccare missioni, capitani della nave, che aggiungono abilità al vascello che pilotano, e modifiche extra.

Ovviamente, essendo un gioco gratuito, sono concessi solo pochi slot di navi e per averne altri è necessario pagare in euro. La recentissima aggiunta di navi tedesche e russe ha arricchito lo scenario, ma solo in parte: le navi tedesche sono tutte Cruiser e quelle russe tutte Destroyer.

La Grafica

Per quanto riguarda la grafica, i porti e le isole appaiono ben dettagliati, con tanto di case ed edifici sullo sfondo. Le navi talvolta non mostrano texture ottime, soprattutto quando ricevono danni o vengono assalite da incendi: il pezzo colpito e quello sano sono tagliati troppo nettamente. Le tendine delle statistiche risultano difficilmente leggibili perché troppo trasparenti.

Server e colonna sonora

Ritornando ai lati positivi: pur ospitando molti giocatori, il server si dimostra affidabile e senza gli spiacevoli lag che rallentano la battaglia e il divertimento. Le colonne sonore sono accattivanti sia durante gli scontri che negli intermezzi di caricamento. Gli  effetti sonori degli spari e dei missili sono molto realistici. Il dialogo con i compagni di squadra può essere libero in chat oppure permette di usare i tasti da F1 a F11 per generare commenti automatici in stile marinaresco ascoltabili dallo stesso giocatore.

Giudizio finale

In conclusione, “per la barba di Nettuno!”, World of Warships si sta dimostrando un gioco gratuito molto interessante, soprattutto per chi è appassionato del genere. Essendo uscito da poco, è un videogioco in divenire che si strutturerà con il passare dei mesi con nuovi contenuti.