Grandi artisti che ci lasciano fisicamente, ma non dal punto di vista artistico, perché conserveremo non solo testimonianze tangibili come un film, una registrazione, uno spettacolo teatrale, ma anche e soprattutto il ricordo dell'emozione suscitata dalla loro arte. Ed è per questo che ricorderemo soprattutto Nando Gazzolo, morto il 16 novembre 2015 in una clinica a Nepi (Vt). 

Gazzolo era nato a Savona il 16 ottobre del 1928 da Lauro, anch'egli attore e doppiatore, e da Aida Ottaviani, annunciatrice radiofonica; esordì ventenne in radio con la cosiddetta prosa radiofonica e poi a teatro, con Antonio e Cleopatra e in altri importanti lavori teatrali di Shakespeare, Pirandello, Goldoni, Fo, fino ad arrivare in televisione, nel 1958, per il doppiaggio e numerosi sceneggiati. Molti lo ricorderanno per la serie tv su Sherlock Holmes del 1968.

Nando Gazzolo in Sherlock Holmes per la tv
Nando Gazzolo in Sherlock Holmes per la tv

Al cinema esordisce nel 1960, in Costantino il Grande di Lionello De Felice per recitare fino al 2010 in Il sottile fascino del peccato, di Franco Salvia.

Molti bambini degli anni '80 ascoltarono le fiabe raccontate da lui nella serie Raccontastorie.

Ma è anche come doppiatore che lo ricorderemo. Certo, per aver prestato la voce a David Niven, Christopher Lee, Michael Caine, Clint Eastwood e tanti altri importanti artisti internazionali, oltre che per aver recitato poesie intense e molto amate come Lentamente muore di Pablo Neruda o L'infinito di Giacomo Leopardi, ma qui a Fantasy Magazine decidiamo di riproporvelo in un fantastico, indimenticabile contributo: fu infatti la voce narrante de La Bella e la Bestia della Disney.

I funerali si terranno giovedì 19 a Roma, nella chiesa degli Artisti.

Grazie per la magia, Nando Gazzolo.