E’ possibile che il nostro futuro sia già scritto? Questa è la domanda che si è posta lo scrittore madrileno Pedro De Paz con il romanzo La via tracciata (La senda trazada, 2011) pubblicato a fine gennaio dalla casa editrice Atmosphere Libri.

Molti scrittori nel passato si sono posti questa domanda e ne sono scaturite varie e interessanti ipotesi; il romanzo inoltre, proprio per la presenza di un misterioso libro (o per meglio dire di una intera serie di libri) scritto a mano, ci ricorda il romanzo La biblioteca dei morti dello scrittore Glenn Cooper anche se le diversità sono notevoli e la situazione è narrata dal punto di vista del protagonista.

Infatti Alfonso Heredia, fotoreporter free-lance, ci racconta che sta attraversando un periodo veramente nero della sua vita, non riesce a scattare foto interessanti da vendere alle varie agenzie, ha finito tutti i pochi risparmi che aveva, è in arretrato di molti mesi con l’affitto dell’appartamento dove vive con la sua fidanzata Luisa, ha chiesto soldi in  prestito a tutti gli amici che aveva e per finire proprio in quei giorni Luisa lo ha lasciato.

Un giorno per puro caso, o forse pilotato dal destino, il fotoreporter entra in possesso di un libro misterioso le cui pagine sono state scritte a mano e pieno di una serie di frasi, scritte in spagnolo ma dal significato misterioso.

Uno studio più approfondito del contenuto gli permette di scoprire casualmente che alcune frasi se ben interpretate riportano le esatte previsioni della morte di persone. Morti che però non sono ancora avvenute, ma che avvengono entro breve tempo.

Dopo una serie di accadimenti, previsti nel volume, Alfonso cerca di avvisare un famoso scultore della sua prossima morte, contattatandolo mentre è alla guida della sua potente auto. Questi seccato dalla insistenza del fotoreporter che lo segue con la sua moto, accelera violentemente per scontrarsi poco dopo con un grosso camion. La morte dello scultore è immediata e ad Alfonso non resta che fotografare l’accaduto. Foto che vengono acquistate dalla sua agenzia e pagate molto bene.

Per il protagonista resta però l’angosciosa domanda che forse è stato lui, con la sua insistenza per parlargli, ad averne causato la morte.

Da quel momento per il fotoreporter sarà una continua avventura e un continuo cercare la provenienza del libro, chi era l’estensore e ogni altro mistero. Queste indagini lo portano a scoprire, poco a poco, fatti incredibili.

Il romanzo è interessante sino all’ultima pagina, l’autore tesse una trama avvincente a metà strada tra una storia di intrighi e un romanzo, indubbiamente di fantasy, nel quale il lettore inizia subito a chiedersi cosa avrebbe fatto lui stesso se fosse stato al posto del protagonista.

Un brano

Sul tavolo accanto al suo c'era un quotidiano, apparentemente senza padrone. Dopo averlo aperto alle pagine centrali, si accinse a conoscere tutti i dettagli della notizia.

<<… Il Santo Padre è deceduto stanotte nei suoi appartamenti privati del Vaticano, vittima di un'improvvisa crisi cardiaca.>>

Con lentezza, cautela e un rispetto quasi reverenziale, tirò fuori il libro e cominciò a far scorrere l'indice sulla pagina finché non trovò quello che cercava.

“Il ventesimo giorno scomparirà il supremo costruttore di ponti poiché si spezzerà la pietra su cui poggia il suo lascito. Il simbolo del pescatore si perderà avvolto nel mistero.”

Dopo la lettura della notizia, le parole che aveva letto e riletto decine di volte quella notte gli erano arrivate dalle profondità della memoria come un nitido scintillio. Ora la sentenza, all'inizio strana e criptica, sembrava acquisire un significato preciso. Sulla base dei nuovi dati, quelle parole coincidevano millimetricamente con le circostanze della morte del Santo Padre.

[…] quella sentenza era stata scritta ed era arrivata nelle sue mani prima che il fatto si verificasse.

La quarta di copertina

Alfonso Heredia è un fotoreporter che sta attraversando un brutto momento economico e personale. Quasi per caso mette le mani su un antico libro con strane frasi in caratteri gotici, e quando legge sul giornale della morte del papa si rende conto che il testo aveva rivelato le circostanze della morte del Santo Padre. Nell'esaminare il libro scopre più da vicino che è un necrologio agghiacciante su personaggi di tutti i ceti e nazionalità con le previsioni delle loro morti fino alla fine dell'anno. Angosciato dal dilemma se usarle per fini filantropici, impedendo la morte delle persone coinvolte, o egoistici, trovandosi sul luogo delle morti per realizzare dei veri scoop fotografici, Alfonso deve decidere che fare di quelle rivelazioni sorprendenti che molti sarebbero disposti a sottrargli a ogni costo.

L’autore

Pedro De Paz, nato a Madrid nel 1969, ha vissuto quasi sempre ad Alcorcón. La via tracciata è stato pubblicato in Spagna con il titolo La senda trazada (2010) e ha vinto il XX Premio Internacional de novela Luis Berenguer.

Pedro De Paz, La via tracciata (La senda trazada, 2011)

Traduzione Raul Schenardi

Atmosphere libri – Collana Biblioteca del giallo – Pag. 282 –  16,00€ 

ISBN 978-88-6564-176-7