Centerville è una piccola e pacifica cittadina dell’America profonda, dove tutti si conoscono e dove il massimo che può accadere è un furto di polli. Improvvisamente però qualcosa sembra sconvolgere la Terra che devia dal suo asse, portando i morti a risorgere dalla tomba. Lo sceriffo Cliff Robertson, il suo vice Ronald Peterson e la poliziotta Minerva Morrison cercano di arginare il fenomeno zombi che però presto diventa incontrollabile. A dare loro man forte ci pensa Zelda, la bizzarra impresaria di pompe funebri da poco trasferita in città.

I morti non muoiono ha aperto quest’anno il Festival di Cannes, confermando il regista Jim Jarmusch un frequentatore del festival francese, nonostante il genere horror. D’altronde solo qualche anno fa si era divertito a raccontare una storia d’amore tra vampiri in Solo gli amanti sopravvivono, usando come protagonisti due fascinose star come Tilda Swinton e Tom Hiddleston. In quell’occasione Jarmusch si era tenuto ben lontano da toccare derive pop alla Twilight, e allo stesso modo I morti non muoiono solo all’apparenza pesca da John Romero o dai capisaldi del genere, dimostrando dopo poche sequenze di essere una pellicola difficile da incastrare in un genere.

Cominciamo con il dire che il trailer promozionale non rispecchia ciò che è il film, e chi si aspetta un’opera alla Robert Rodriguez rimarrà deluso. Jarmusch presenta i suoi personaggi, tanti (con uno stuolo di star come Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton ma anche Iggy Pop) e tutti potenzialmente spassosi, li mette in una situazione grottesca e fa crescere l’attesa nello spettatore, promettendo (così come fa il trailer) il decollo di qualcosa che non è. Peccato però che tutto precipiti soffocato da inspiegabili citazioni meta filmiche, personaggi senza un arco narrativo che si perdono per strada, colpi di scena inspiegabili che danno il polso di una sceneggiatura che sembra non sapere dove andare, e senza idee da sviluppare. E anche la moralina che dovrebbe tenere insieme la pellicola, siamo vittime del consumismo, ci siamo ridotti a dei cannibali, non brilla certo per originalità dimostrando solo un profondo vuoto contenutistico. In qualche scena si ride ma è davvero troppo poco.