È da un messaggio dall'account Facebook di Moreno Burattini che ho appreso, sabato 2 aprile, della morte di Gallieno Ferri, fumettista noto per aver creato nel 1962, insieme a Sergio Bonelli (con l'alias Guido Nolitta) il personaggio noto come Zagor.

Gallieno Ferri riposa a Darkwood. Ci ha lasciati oggi 2 aprile 2016 dopo una vita meravigliosa, amato come pochi altri creatori di sogni al mondo.

Dal post sulla pagina di Sergio Bonelli Editore potrete leggere in dettaglio quanto sia stata lunga e ricca di soddisfazioni la carriera di Ferri, nato nel 1929, e non starò quindi a ripeterla.

Quello che voglio fare qui è un elogio alla persona, che ho conosciuto in occasione della proiezione stampa del film Noi, Zagor, sempre umile e disponibile negli incontri con i fan e il grande professionista, che ha lavorato al personaggio che ha contribuito a ideare fino all'ultimo.

Perché la fortuna, o la sfortuna vuole che il lavoro del disegnatore, come dello scrittore, non abbia pensione, come non ha malattia e ferie pagate.

Ferri non era una star con atteggiamento da divo del fumetto, ma un Mastro, un grande artigiano che permetteva, con la sua precisione e regolarità che l'editore rispettasse le sue scadenze editoriali.

Copertinista di tutti i numeri di Zagor sin dalla prima uscita, la sua produzione fumettistica era figlia di una scuola che ha sempre privilegiato la precisione delle anatomie, dei dettagli d'ambientazione e della narrazione sequenziale ai virtuosismi grafici. Questo è il fumetto orgogliosamente popolare, che arriva dritto al cuore del lettore.

Grazie Mastro Ferri per tutte le emozioni che le tue tavole hanno saputo regalarci.

Mi associo, con tutta la redazione, al cordoglio di parenti, amici, colleghi e fan del mondo del fumetto, che oggi ha subito una grande perdita.