Era il 2013 quando i ragazzi di NetherRealm Studios, famosi già per aver lavorato ad alcuni capitoli di Mortal Kombat, davano vita a Injustice: Gods Among Us. In questo picchiaduro targato DC Comics potevamo vestire i panni di alcuni dei nostri supereroi o villain preferiti, da Superman al Joker, da Lanterna Verde a… Hal Jordan passato al lato Giallo dello spettro emozionale.

Tralasciando il gameplay sicuramente riuscito a parte poche sbavature e le animazioni dinamiche e prorompenti, ciò che aveva colpito maggiormente nel primo titolo della saga era stata la bellezza della storia, fattore quantomeno insolito per un picchiaduro.

Nel primo Injustice seguivamo un gruppo dei nostri eroi attraverso un portale dimensionale fino ad una Terra alternativa, una Terra in cui Superman, stravolto dal dolore per aver causato la morte, insieme, di Lois, del figlio che portava in grembo e di qualche milione di abitanti di Metropolis, aveva deciso di instaurare una dittatura spietata e senza possibilità di scampo.

 La storia di Injustice 2

In Injustice 2, quindi, le aspettative erano molto alte. E, dobbiamo dire, sono riusciti a non deluderle. La funzione “storia”, all'interno di un picchiaduro, è spesso sottovalutata, ma questo non ha scoraggiato gli sviluppatori NetherRealm: se questo secondo capitolo non riesce a superare il suo predecessore, riesce comunque a accomodarsi al suo fianco. In questo titolo abbiamo più personaggi, più scontri, più incontri, più momenti capaci di strappare un sorriso o provocare un piccolo magone in tutti gli appassionati di fumetti DC. E siamo certi che anche per chi è non è proprio ferrato sulle storie della Distinta Concorrenza la storia riesca ad essere godibile.

In questo secondo capitolo della saga dovremo affrontare una nuova minaccia, un pericolo di tale portata da condurre Batman a chiedere aiuto alla persona su cui mai avrebbe creduto di poter fare più affidamento: Superman, ormai in catene, che purtroppo non ha ancora abbandonato le sue folli ambizioni di una tirannia gestita con morte e vendetta.

La storia ci porterà ad affrontare diverse dozzine di nemici, da Grodd a Spaventapasseri, da Black Adam a Wonder Woman, passando per lo scontro finale che si rivelerà non essere il vero finale e ci porterà a scegliere definitivamente da che parte stare, conducendoci a due finali alternativi così differenti tra loro da farci chiedere come proseguirà la storia in un molto probabile Injustice 3.

Il Multiverso

Insomma, la storia riesce perfettamente nel suo intento di coinvolgere e appassionare, ma, una volta conclusa, non siamo che all'inizio dell'esplorazione del complesso universo di Injustice 2.

Finita la storia principale in tutte le sue sfaccettature – comprende 76 diversi scontri, due finali alternativi e un totale che va dalle 4 alle 6 ore di gioco – prima ancora di passare al multiplayer online, sicuramente uno dei fattori che interessa maggiormente gran parte dei giocatori, potremo divertirci nella sezione Multiverso. In questa sezione veniamo a sapere che Batman, dopo aver scoperta dell'esistenza di infinite Terre alternative nell'arco del primo gioco, ha deciso di creare una struttura, Brother Eye, capace di tenere sott'occhio tutte queste dimensioni alternative, per salvaguardarsi dagli infiniti pericoli, dai nemici infiniti, da… crisi infinite.

In questa sezione del gioco in single player, ogni giorno verranno caricate nuove Terre, con nuovi missioni da eseguire, obiettivi da completare e nemici da sconfiggere, rendendo l'esperienza single player pressoché infinita. Andando avanti in questa sezione, potremo ottenere sempre nuovi premi, esperienza ed equipaggiamento.

L'elemento GDR

Qui viene infatti il bello e particolare di questo insolito picchiaduro: l'elemento Gioco di Ruolo. Normalmente, nella maggior parte dei picchiaduro più famosi, il giocatore ha a disposizione un roaster di personaggi che, salvo piccole modifiche estetiche, restano sostanzialmente gli stessi per tutti i giocatori. In Injustice 2, invece, avremo la possibilità di fare salire di livello i nostri combattenti e, così facendo, fargli indossare differenti e sempre più potenti pezzi di equipaggiamento. Questi vanno a cambiare in maniera a volte anche radicale l'aspetto del personaggio ma, soprattutto, ne aumenta le caratteristiche o assegna interessanti abilità. Ci sarà persino la possibilità di sbloccare nuove mosse nei personaggi, rendendo le variazioni che si possono dare ai nostri eroi – o cattivi – preferiti quasi infinite.

Questo elemento da sicuramente un “di più” al gioco, di per sé già molto riuscito e godibile, sia per gli amanti del genere, sia per i neofiti.

 Difetti

Le uniche pecche, che non riescono a rovinare la bellezza del gioco ma forse ne diminuiscono di poco la godibilità, sono due: la prima riguarda unicamente l'edizione italiana e il suo doppiaggio, mentre la seconda tocca i combattimenti.

Riguardo al doppiaggio, infatti, a parte l'eccellente scelta di prendere i doppiatori “classici” per i personaggi più conosciuti – chi ha giocato ai vari Batman Arkham o ha visto la serie a cartone animato, infatti, non potrà trattenere un sorriso nel riconoscere le voci di personaggi come Batman, Joker e Harley Quinn – purtroppo scade drammaticamente per altri personaggi. Superman tra tutti, ad esempio, non riesce proprio a raggiungere il livello della controparte ammantata di nero, lasciando lo spettatore abbastanza interdetto durante le sequenze video, per il resto assolutamente eccellenti e godibili.

Per quanto riguarda i combattimenti, invece, benché nel complesso risultino gradevoli, grazie alle meccaniche solide, ormai rodate e funzionali, risulta in alcuni momenti un po' legnoso e ripetitivo. I pulsanti per effettuare le combo sono tre – mentre il quarto è riservato all'abilità speciale, differente per ogni personaggio – e, alla lunga, ci si ritrova a premerli quasi senza farci caso. Alcuni combattenti, poi, sembrano essere ottimizzati un po' meno rispetto agli altri, e ci vuole un po' più tempo per riuscire a padroneggiarli a dovere.

Tutto ciò è compensato dalle magnifiche arene interattive in cui ci troveremo a lottare, potendo interagire con buona parte dello sfondo per schiantarlo sul nostro avversario, usarlo come trampolino di lancio o per lanciarci contro il nostro nemico. Per non parlare della varietà delle mosse e dagli stili di combattimento, tutti diversi tra loro, e delle animazioni riservate alle mosse speciali che si attivano unicamente dopo aver riempito le quattro barre di energia: queste mosse sono splendide a guardarsi e di una potenza invidiabile, capaci di concludere lo scontro se utilizzate al momento giusto.

Il gameplay, comunque, si rivela ottimo per chi ha poca esperienza col genere, ma in ogni caso godibile anche per i più ferrati con i picchiaduro. E chi è che vuole perdere l'occasione di tirare pugni con il suo supereroe preferito?