Insegnante e artista da oltre 30 anni, Angelo Montanini è un'icona nel panorama dell'arte fantasy, conosciuto in tutto il mondo per le proprie illustrazioni del mondo di J.R.R. Tolkien.

Nella speldida cornice di FantastikA Dozza, il docente di fashion design dello IED ha tenuto un incontro dal titolo Fantasy fashion moderato dal direttore generale di Lucca Comics & Games Emanuele Vietina.

Più che concentrarsi sul lavoro tolkeniano, Emanuele ed Angelo hanno rievocato davanti al pubblico presente la mostra del 2013 Lucca Dress Code, nella quale l'artista ha partecipato con alcuni lavori dove le eroine e le comprimarie della cultura fumettistica si sono riappropriate della luce dei riflettori sfoggiando abiti alla moda, in un connubio perfettamente riuscito di fashion e cultura nerd. Montanini ha mostrato alcuni suoi lavori dove una bellissima Catwoman indossa un abito Cavalli e una Satanic molto aggressive (per usare un termine modaiolo) sfoggia un vestito Versace. Per non farsi mancare quell'ironia che lo contraddistingue, Margot è stata ritratta accompagnata da un Emanuele Vietina nei panni di Lupin III!

L'incontro ha poi virato su come i due mondi, moda e nerd come li hanno sintetizzati secondo l'astio reciproco dei decenni passati, si possano compenetrare. In particolare, la conoscenza del mondo della moda e dei suoi materiali è fondamentale per l'artista. È indispensabile toccare con mano le pelli o i tessuti, vedere come si muovono, osservare le cuciture per porterle riprodurre in modo realistico nelle illustrazioni. Altrimenti, si rischia di risultare poco credibili agli occhi dello spettatore.

Nel senso opposto, invece, la moda attinge a mondi nerd quando deve presentare costumi pensati per personaggi particolari ed abiti esclusivi, come possono essere gli abiti di una cantante o di un'attrice che vuole risultare unica anche quando va a ritirare un premio, per esempio. Tuttavia, ci sono state anche contaminazioni nelle collezioni e nelle sfilate dei grandi brand del fashion, come Gucci che sfilò con delle modelle che portavano sotto braccio delle teste mozzate (molto fantasy ha commentato Montanari), o Moschino che si è spinto verso la fantascienza nella collezione di un paio di anni fa.

Ma il continuo influenzarsi dei due mondi non finisce qui. Vietina ha fatto notare come le fascie sulla bocca di Assassin's Creed siano poi entrate in commercio con disegni come dei teschi sopra. E, viceversa, Montanari ha citato come dentro Final Fantasy ci siano abiti Prada o di altri brand.

Insomma, moda e fantasy si influenzano a vicenda e creano nuovi capi e nuove collezioni ogni volta più fantasiose e fantastiche. Speriamo che questo meccanismo non si inceppi e possa continuare a regalarci abiti sempre più stupefacenti!