Durante una missione di soccorso il cecchino Quinn McKenna assiste allo schianto di una nave aliena, e dai rottami del velivolo estrae un’inquietante maschera e un parabraccio. Tutta la sua squadra viene fatta fuori e il governo, per insabbiare la faccenda, lo fa passare per pazzo. Prima di essere beccato però, riesce a spedirsi a casa gli oggetti alieni che vengono attivati dal figlio autistico Rory. Nel frattempo la biologa Casey Bracket viene contattata per indagare sull’alieno catturato che pare avere un DNA in parte umano. A complicare le cose ci si mette l’arrivo sulla Terra di un nuovo Predator, decisamente più grande e cattivo di quello precedente. McKenna ricompone la squadra con una manciata di soltati emarginati e con qualche rotella fuori posto, e corre dal figlio deciso a salvarlo.

Non serve dirlo ma gli anni’80 sono stati un decennio dove di miti al cinema ne nasceva uno ogni due giorni. Predator del 1987 aveva una trama esile quanto geniale: un alieno cacciatore arriva sulla Terra e invece di sparare a bambi prende di mira i berretti verdi. L’unico rimedio è Dutch Schaefer al secolo Arnold Schwarzenegger e tutto il resto è storia, anche di incassi, perché una pellicola costata 15 milioni di dollari arrivò a portarne a casa la bellezza di 98. Inevitabile il sequel del 1990 Predator 2 ma il colpo di genio fu il cross over con Alien (idea nata nei videogame) con Alien vs. Predator e Alien vs. Predator 2, dove il cacciatore venuto dallo spazio faceva pure la parte del buono (o del meno cattivo). Del 2010 è invece il Predators prodotto da Robert Rodriguez per arrivare a questo The Predator che dovrebbe ridare linfa alla saga. Il condizionale è d’obbligo visto che anche se alla regia c’è Shane Black che ha diretto e scritto cose come The Nice Guy, Iron Man 3 e Kiss Kiss Bang Bang, l’intervento che pare abbia dovuto mettere in sceneggiatura non è bastato. Qua e là battute sagaci ci sono e fanno ridere ma per il resto parliamo di 107 minuti di sparatorie senza un minimo di coreografia e discorsi su quanto sono fighi e moralmente ineccepibili i marines.