The Nice Guys di Shane Black è come un cocktail per miscelato.

Una commedia noir, avente per protagonista un duo male assortito, con due casi apparentemente diversi da risolvere che invece s'intrecceranno. Lo sfondo è la Los Angeles degli anni '70, praticamente la capitale mondiale dell'industria del cinema porno all'epoca, solare e gaudente, ma allo stesso tempo soffocata da marciume e smog, prostituzione, droga e corruzione fin negli ambienti più altolocati.

Jackson Healy (Russell Crowe) si guadagna da vivere picchiando la gente su commissione. Pensa di farlo con un'etica. Picchia stalker, pedofili, ed è sempre in cerca di una occasione di riscatto, di compiere un gesto eroico. Ma dopo aver picchiato Holland March (Ryan Gosling), presunto stalker della giovane Amelia Kutner (Margaret Qualley), capisce che qualcosa non quadra.

March è un investigatore privato in bassa fortuna. È vedovo, con un rapporto controverso con la figlia adolescente Holly (Angourie Rice), della quale sente di aver perso la stima. Ovviamente beve come una spugna. Ma non è il tipo dello stalker. Nulla di personale, sono solo affari. Ma cosa c'entra Amelia, figlia del Pubblico Ministero Edith (Kim Basinger), con il caso a cui lavora Holland, che riguarda la scomparsa di un'altra donna, una pornostar deceduta in un incidente stradale, e che la zia è convinta di aver visto viva e vegeta due giorni dopo la morte?

Ryan Gosling e Russell Crowe
Ryan Gosling e Russell Crowe

Alla domanda risponderà l'agile sceneggiatura di Black e Anthony Bagarozzi, che è articolata e ben congegnata senza essere inutilmente intrecciata.

C'è un mistero i cui contorni dapprima sfumati, saranno sempre più chiari. Ma non per eccesso di prevedibilità della storia, ma perché gli scrittori mettono davanti allo spettatore gli eventi e le tracce giusto un momento prima che i due cialtroni in cerca di riscatto se ne accorgano, per farlo sentire un passo avanti a loro.

È un noir scritto e diretto nell'unico modo in cui Shane Black, regista che ha inventato il linguaggio della buddy-comedy nella versione anni '90, sa fare.

Gli ingredienti ci sono tutti: una coppia di attori perfettamente affiatati, una storia complessa quanto basta, donne belle e pericolose, tante battute, tanti momenti di pericolo e l'apoteosi delle armi, dei vetri infranti e delle auto fracassate.

Margaret Qualley
Margaret Qualley

Senza concedersi alle mode dell'action moderno, sia visive che narrative, The Nice Guys racconta una storia che ricostruisce perfettamente gli anni '70, con uno dei migliori esempi di  linguaggio cinematografico degli anni '90. Forse uno dei pochi veri contributi innovativi di un decennio altrimenti dimenticabile.

Come i migliori esempi di quegli anni, siamo davanti a un film capace di mescolare comicità brillante, anche un po' sboccata, alle situazioni drammatiche, con una mescolanza equilibrata dei toni, come nelle più riuscite commedie nere.