Tim Goodman fa l’assicuratore, ha ventidue anni ed è uno dei pochi a non possedere un Pokémon. La sua vita tranquilla viene sconvolta quando la polizia lo avverte che suo padre Harry Goodman, un famoso investigatore che non vede da anni, è stato ucciso. Il ragazzo si reca nella città di Ryme City creata dal miliardario Howard Clifford, l’unica al mondo dove umani e Pokémon vivono alla pari. Tim s’imbatte in Pikachu partener del padre, certo che Harry non è affatto morto. Per di più una misteriosa sostanza sembra in grado di far impazzire i Pokémon, vittime forse di qualche strano esperimento? Tim non può allora esimersi dall’indagare insieme al suo nuovo amico.

Per coloro oggi quarantenni la cui infanzia è stata segnata dai cartoni animati giapponesi, il fenomeno dei Pokémon è arrivato tardi. Il franchise nasce nel 1996 come videogioco per Game Boy Advance, e poi diventa una serie animata molto amata dai ragazzi del tempo ma, anche se giapponese, snobbata da chi era cresciuto con le avventure di Gundam e compagni. Così i Pokémon non sono diventati un’icona, perdendo negli anni il loro smalto e incontrando sempre meno il gusto delle generazioni attuali, educate forse a prodotti di altra fattura. Eppure a sorpresa questo live action di Rob Letterman, abituato a dirigere film per ragazzi come Piccoli Brividi e Shark Tale, non è affatto male. Anzi, se lo si paragona a precedenti tentativi live action americani di trasporre anime, come l’imbarazzante Dragon Ball o il più recente film Netflix Death Note, è una pellicola ben riuscita.

La trama è estremamente semplice senza il pericolo di colpi di scena, eppure l’aspetto tecnico suscita una tale meraviglia, che si perdona l’assenza di svolte nella trama. Le parti live e quelle a cartoon sono perfettamente armonizzate e non c’è neppure un momento in cui i personaggi sembrino posticci nonostante il massiccio uso della CGI. Tutto merito del direttore della fotografia John Mathieson che non ha avuto paura di usare il 35mm e non il digitale per infondere maggiore realismo alle parti dal vivo. 

Pokémon Detective Pikachu fa del suo meglio per portare in sala il variegato universo inventato da Satoshi Tajiri senza esagerate pretese e fa ciò che si è prefissato, un film rivolto all’infanzia ma gradevole anche per chi quei bambini li porta al cinema.