Spesso, quando ci si trova di fronte a una nuova serie a fumetti, si dice: leggo fino al terzo numero, poi valuto se continuare.

Giunti al quarto numero di Dragonero – Il ribelle si può tranquillamente dire che la nuova direzione intrapresa dalla serie fantasy di Sergio Bonelli Editore convince.

Come già annunciato in occasione di Lucca Comics & Games gli autori della celebre saga fantasy hanno deciso di chiudere quella che ormai possiamo definire serie “classica” con un grande evento catastrofico. La guerra contro le Regine Nere, infatti, ha destabilizzato l’Impero dell’Erondàr, per il quale Ian Aranill e i suoi compagni hanno dato tutta la loro fedeltà e lì si conclude la prima incarnazione di Dragonero.

La nuova era di Dragonero da Lucca Comics & Games

La nuova era di Dragonero da Lucca Comics & Games

Articolo di Maurizio Carnago Lunedì, 4 novembre 2019

Dragonero riparte da 1, ma non cancella quanto raccontato finora. Si trasforma. Il mondo, inoltre, si espande con le Cronache dell’Erondàr e nella serie animata per ragazzi co-prodotta con Rai.

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I nuovi eventi hanno trasformato il protagonista Ian, l’orco Gmor, l’elfa Sera e l’ormai ex gruppo di Ranger in ricercati e ribelli, ed è proprio da qui che riprendono le avventure dell’eroe che dà il nome alla testata. Un nuovo inizio che non cancella nulla del passato, ma riparte con un gusto differente, anche nella grafica degli albi. Un cambiamento che non intacca la qualità generale delle storie e dei disegni, che si mantengono sempre a livelli molto alti.

Superati i primi due numeri di assestamento, necessari per introdurre il mondo ai nuovi lettori e tirare le fila degli eventi per quelli occasionali o coloro che sono tornati nell’Erondàr dopo qualche tempo, Dragonero – Il ribelle fila diretto verso la sua nuova vita editoriale.

Le taglie dei protagonisti di Dragonero inserite nel Ribelli Box, l'edizione speciale del primo numero di Dragonero - Il ribelle.
Le taglie dei protagonisti di Dragonero inserite nel Ribelli Box, l'edizione speciale del primo numero di Dragonero - Il ribelle.

L’urlo della carne

Il quarto volume, intitolato L’urlo della carne, è un episodio particolare, perché nonostante sia nel pieno di un importante snodo di trama per la ribellione dei protagonisti, ci troviamo di fronte a una breve pausa per sondare un episodio del passato di Ian che, se qualcosa abbiamo imparato dalla serie, si ripercuoterà nel futuro. In questa occasione la storia dell’intero albo viene affidata a un autore diverso dagli storici Enoch e Vietti. É Luca Barbieri, infatti, l’ideatore del soggetto e della sceneggiatura. Una figura che conosce molto bene il mondo di Dragonero, dal momento che è il curatore della testata fin dall’esordio e un Virgilio imprescindibile con i suoi editoriali, presenti in ogni numero, adatti per accompagnare i lettori nelle nuove avventure e rinfrescare loro la memoria su eventuali particolari avvenuti molti volumi prima.

La storia

Dragonero – Il ribelle n.4. Sera, che non ha ancora subito i danni della guerra, osserva qualcuno avvicinarsi alla tranquilla casa di Solian dove vive insieme a Ian e Gmor.
Dragonero – Il ribelle n.4. Sera, che non ha ancora subito i danni della guerra, osserva qualcuno avvicinarsi alla tranquilla casa di Solian dove vive insieme a Ian e Gmor.

In questo capitolo i Ribelli si fermano in attesa di un importante incontro per le strategie future e nella pausa Ian, stuzzicato da un particolare scoperto nel luogo dell’appuntamento, ricorda un’avventura che lo ha visto protagonista molto tempo prima, quando era ancora un Ranger imperiale, le Regine Nere non erano ancora una minaccia e la vita si svolgeva relativamente tranquilla, tra una spedizione e l’altra, nella sua pacifica casa a Solian.

Trascinato via di casa con uno stratagemma da un personaggio che difficilmente susciterà la simpatia di qualcuno, Ian si ritrova suo malgrado coinvolto in una sfida in un’arena contro un temibile nemico che non sfigurerebbe in un horror. Il fulcro della vicenda ruota intorno alla fama e alla potenza della spada di Ian, che all’epoca, prima di venire purificata, era ancora nominata Tagliatrice Crudele, pervasa dal sangue di drago e dominata da una volontà propria di violenza che più di una volta ha portato lo stesso Ian a rischiare di perderne il controllo per la furia in battaglia. Inutile dire che il Nostro, nonostante se la veda veramente brutta, se la caverà. Però, probabilmente, non ce l’avrebbe fatta senza l’aiuto l’inaspettato di un personaggio capace di svicolare dagli archetipi dell’heroic fantasy.

Show, dont' tell

Dragonero - Il ribelle n.4. Kilvar, il nemico di questo volume, non va tanto per il sottile quando vuole ottenere qualcosa.
Dragonero - Il ribelle n.4. Kilvar, il nemico di questo volume, non va tanto per il sottile quando vuole ottenere qualcosa.

Se una delle regole fondamentali nella narrativa in qualsiasi medium è quella dello “show, don’t tell”, ovvero “mostra, non raccontare”, lo sceneggiatore e i disegnatori Alessandro Bignamini e Luca Bonessi mostrano la vicenda con efficacia, senza lasciare un momento in sospeso e arricchendo l’albo di azione.

Lo stile del disegno bilancia sintesi e ricchezza di particolari dove serve, senza mai appesantire la scena e anche nei momenti più macabri (ce ne saranno!) e d’azione le scene risultano sempre facilmente leggibili.

L’urlo della carne, un titolo perfetto per descrivere il nemico citato sopra, si rivela quindi un gradito intermezzo, tornando in parte alla struttura narrativa a episodi singoli che contraddistinguevano la serie “classica”. Speriamo di vedere più spesso degli intermezzi simili, perché anche se l’interesse per la missione principale non cala mai, è sempre un piacere fermarsi un momento a tirare il fiato, per ributtarsi più carichi che mai nella storia orizzontale. Più o meno come le missioni di pesca nei videogiochi di avventura. Anche se nel caso di questo quarto albo si tratta di una vicenda tutt’altro che rilassante. In senso positivo, naturalmente.