Nel progetto delle copertine di Harry Potter, con il mio studio AMDL CIRCLE abbiamo inserito elementi iconici della nostra ricerca architettonica per amplificare l’immaginazione del lettore e l'iconografia di Harry Potter attraverso scenari mai visti finora, ponendo il genere fantasy in dialogo con l'architettura contemporanea. Le ambientazioni che ne derivano vogliono creare un ponte tra l'immaginario collettivo su Harry Potter e l'immaginario di ciascuno di noi.

È così che l'architetto Michele De Lucchi riassume il concept delle copertine che portano la firma del suo studio AMDL CIRCLE che, da oggi, cominceranno a occupare prima le librerie italiane e poi gli scaffali di nuove generazioni di lettori (o veterani lettori e collezionisti compulsivi) della Saga di Harry Potter, della scrittrice britannica J.K. Rowling. Ovviamente, l'editore è sempre e solo Salani.

Dal 1997 e per tutta la pubblicazione della storia del maghetto sopravvissuto siamo stati abituati a una lunga sequela di edizioni pubblicate in tutto il mondo: abbiamo visto (e comprato, il più delle volte), oltre alla prima edizione nella nostra lingua o anche in altre traduzioni, la versione tascabile, le copertine per lettori adulti, nuove vesti grafiche, in lingue antiche come latino e greco, edizioni illustrate, celebrative, talvolta meramente speculative e qualunque altra vi venga in mente.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban in edizione illustrata

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Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, terzo romanzo della saga di J.K. Rowling, pubblicato nell'edizione illustrata da Jim Kay.

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20 anni di Magia nei libri di Harry Potter

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Un'accurata analisi dei libri con il nostro giovane mago preferito.

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Quella che in effetti mancava, in Italia, era la copertina di un artista eccentrico, particolare, che non fosse solo un illustratore.

Tuttavia, commissionare un lavoro simile a un architetto, significa in un certo senso chiedere a un narratore di raccontare a modo suo la storia di un altro, col proprio linguaggio. Ed è esattamente ciò che ha fatto lo studio internazionale di Michele De Lucchi

Il font Lumos, ormai iconico
Il font Lumos, ormai iconico

ADML CIRCLE, che ha curato il progetto grafico, attraverso le illustrazioni dell’artista digitale Andreas Rocha (qui il suo portfolio online) e i designer svizzeri Elias Hanzer e Fabian Harb (qui il loro website) che hanno realizzato il nuovo logo della serie, ben lontano dal font Lumos, quello con le saette, diciamo con tutto un altro… carattere.

Di seguito, le dichiarazioni ufficiali e una gallery con tutte e sette le nuove copertine.

Il progetto

È il primo progetto internazionale creato da un artista/architetto che con il suo Circle multidisciplinare di artisti ha sviluppato un concept basato sulla reinterpretazione dei codici di Harry Potter attraverso una visione contemporanea, dando forma a scenari epici per i futuri lettori di Harry Potter. L’immaginario di ogni lettore è chiamato a dialogare con la ricerca architettonica dello studio AMDL CIRCLE, ispirata alla filosofia delle Earth Stations, tipologie architettoniche visionarie che riflettono sui temi della contemporaneità. Per le copertine sono stati scelti personaggi colti in momenti fondamentali e architetture evocative per ciascun libro, perché le architetture sono emblematicamente forme che contengono la vita e i sentimenti umani e hanno reso la situazione epica senza disturbare l’immaginazione che rimane libera di dare forma ai personaggi come ciascuno vuole. Il concept gioca con la luce nelle varie ore del giorno, mette i paesaggi in evoluzione e usa anche un font tipografico nuovo e variabile – che da bastone diventa graziato – frutto della collaborazione con i designer svizzeri Elias Hanzer e Fabian Harb (Dinamo). Un font con la particolarità di adattarsi e modificare il suo aspetto mantenendo una coerenza nel disegno del carattere cambiando impercettibilmente dal primo al settimo libro. In questo modo le copertine riflettono l’evoluzione e la crescita di Harry Potter stesso nei sette libri e dei personaggi in una sorta di crescendo musicale.

La parola dell’editore

Tante e assai varie, molte bellissime, sono le copertine nel mondo della saga di Harry Potter, – commenta Mariagrazia Mazzitelli, direttore editoriale di Salani – da quando nel lontano marzo 2000, a una festa dei suoi editori a Londra, J.K. Rowling dichiarò che amava e auspicava la varietà delle rappresentazioni. Mancava ancora però un progetto grafico creato da un artista, un architetto e designer che ci rappresentasse a livello internazionale, un’eccellenza del Made in Italy. Salani ha individuato il visionario Michele De Lucchi: c’è qualcosa di ‘potteriano’ nel personaggio, nello studio che dirige, è perfettamente nello spirito di Harry Potter, basta guardare il suo sito.

La nostra proposta è stata accolta con immediato entusiasmo e, sin dal primo incontro, l’architetto De Lucchi aveva in mente in modo chiaro come realizzare le copertine. Abbiamo lavorato con una sintonia assoluta mettendo insieme due team di lavoro, la Salani e lo studio AMDL CIRCLE, come se stessimo realizzando un edificio e utilizzando elementi naturali, come il legno, il paesaggio, il colore e la luce per amplificare l’immaginazione del lettore e l’immaginario di Harry Potter. Perché la saga di Harry Potter altro non è che un’architettura esemplare di parole dove tutto si tiene.

Il commento di Michele De Lucchi

Michele De Lucchi - Photo Giovanni iGastel
Michele De Lucchi - Photo Giovanni iGastel

La fantasia alimenta la fantasia, – dichiara Michele De Lucchi – le visioni alimentano le visioni. Tutta la nostra immaginazione è un processo di trasformazione, un divenire che si nutre di altre visioni consone e non per forza coerenti. Quando lasci correre la mente, non cerchi subito un filo conduttore. La fantasia e la creatività rendono sempre più ricca e gratificante l’esistenza e l'architettura può contribuire ad alimentarle. È stato bello animare i nostri edifici con le storie fantastiche di J.K. Rowling perché dall'intreccio sono nati nuovi paesaggi immaginari. Tutti abbiamo paesaggi immaginari nella mente e nel cuore, scaturiscono dall'incontro tra il mondo esterno e il mondo interno dove si mescolano ricordi, emozioni, sentimenti. Ogni volta che aggiungiamo un'immagine e un racconto alla memoria questi paesaggi immaginari cambiano perché cambia la possibilità di assemblare i pezzi, così anche la fantasia si alimenta e cresce.

Dalle prime copertine di Serena Riglietti ne è passata di pozione polisucco sotto i ponti. L'importante è che, trovata la copertina che maggiormente rispecchia il nostro modo di sentire, la magia resti.

Dopo tutto questo tempo?

Sempre.