Ciao Vivì, è un piacere averti qui su Fantasy Magazine. Il tuo romanzo Con il gladio e con il cuore, in uscita in questi giorni per la collana Odissea Wonderland di Delos Digital, è una storia ambientata in un mondo fantasy ispirato all’antica Roma. Puoi dirci come mai questa scelta particolare e che cosa ti affascina di quell’epoca lontana?

Ciao a tutti, il piacere è tutto mio. Per rispondere alla prima domanda ti dico che sono sempre stata appassionata di storia e nella mia ultima gita a Roma, sugli spalti del Colosseo ho immaginato i gladiatori che combattevano nell'arena e gli spettatori che urlavano dall'entusiasmo. Mi sembrava quasi di vedere i colori, sentire gli odori, ma anche di sentire il clangore delle armi e di vedere il sangue scorrere sul terreno. Quel giorno e in quel momento sono nati i miei protagonisti.

Darius, il protagonista, è un giovane gladiatore che lotta per la sua libertà. Come mai hai deciso di affrontare proprio questa tematica? Qual è il messaggio che vorresti dare al pubblico di giovani e meno giovani lettori?

Mai arrendersi davanti alle difficoltà che la vita, ogni tanto, pone innanzi a tutti noi. Si può cadere, si può perdere qualche competizione o battaglia, ma l'importante è non perdere di vista i propri sogni e gli obiettivi che ci si è prefissati e rialzarsi con più grinta e più determinazione.

Nel romanzo è presente una creatura alata in grado di mutare forma. Dove hai preso l’ispirazione per dare vita a questo personaggio?

Un'altra mia passione è sempre stata il fantasy e sono affascinata dalle bizzarre creature che danno vita e colorano questo genere. Le ali per me sono sinonimo di libertà e quale creatura alata se non il mio muta-forma potrebbe esprimere altrettanto bene questo grande e meraviglioso concetto?

Qual è stata per te la parte del romanzo più difficile da scrivere? E quale invece hai affrontato senza problemi?

La parte più impegnativa sono sempre le ricerche che devo effettuare per non cadere in errore. Anche per il mio Con il gladio e con il cuore ho svolto parecchie ricerche e consultato siti specifici sui monumenti, sugli usi e i costumi dell’antica Roma e la cosa è risultata essere molto istruttiva.

Nel tuo romanzo è presente una storia romantica Darius e la co-protagonista, ma la ragazza non è la classica principessa in difficoltà e in attesa del principe azzurro. Anzi, è una guerriera tosta che il più delle volte risponde per le rime al protagonista! Come mai questa scelta?

Penso che oggigiorno il mito delle ragazze principesse sia ormai datato e non possa e non debba servire come modello per le adolescenti, anzi, un modello di donna guerriera può esortare le giovani donne ad affrontare i problemi, le difficoltà e i pericoli con molta più consapevolezza e coraggio.

Il titolo Con il gladio e con il cuore riassume bene le due componenti del romanzo, la parte dedicata ai gladiatori e quella dedicata ai sentimenti e agli affetti di Darius. Quale delle due ti è piaciuta di più scrivere?

Quando scrivo gioco sempre con i miei personaggi e mi diverto nel descriverli e cercare di conferire loro un’anima. Ho voluto rendere Darius timido e impacciato, alle prese con i primi turbamenti adolescenziali per mettere ancora più in risalto la simpatia, il coraggio ma anche il potere seduttivo della mia protagonista. Mi sono impegnata in entrambi i componenti con lo stesso entusiasmo.

Siamo curiosi di sapere qualcosa riguardo ai tuoi progetti futuri. Stai lavorando a qualche nuovo romanzo?

Sono alle correzioni dell'ultimo mio romanzo, anche questo storico e ambientato tra l'antico Siam, l'altrettanto antica Indocina e la lontana Malesia, intitolato Sheranut, la danzatrice celeste. Ma non voglio svelare più di tanto, se non che si tratta, per i miei protagonisti, di un incredibile, suggestivo viaggio a ritroso nel tempo.

Grazie Vivì, è stato un piacere. Alla prossima avventura!

Grazie a voi. È stato un piacere anche per me.