Philip Pullman, acclamato autore del ciclo Queste Oscure Materie, si è scagliato contro la serie cinematografica che la Disney intende trarre dalle Cronache di Narnia di C.S.Lewis.

Secondo Pullman, i libri di Lewis sarebbero infatti impregnati di razzismo, spirito reazionario e misoginia. "Se la Disney vuole commercializzare questi film come una grande storiacristiana, dovrà raccontare delle menzogne" - avrebbe dichiarato lo scrittore al giornale The Observer.

Come noto, il primo film tratto dalla serie (e il secondo nella cronologia del ciclo) è Il leone, la strega e l'armadio, in uscita ai primi di dicembre. La pellicola, costata 62 milioni di dollari, dovrebbe essere, nei progetti della Disney, la prima di altre quattro. L'uscita del film è stata grandemente supportata, in questi mesi, dalle comunità cristiane evangeliche, che amano molto le connessioni fra la saga e i suoi riferimenti biblici.

Pulmann, al contrario, è stato invece attaccato da molti insegnanti cattolici e dalla stampa clericale per le idee esposte nei suoi libri, che risultano molto critiche verso la Chiesa (o addirittura blasfeme, dipende ovviamente dai punti di vista). Lo scrittore ha tenuto comunque a precisare che le sue contestazioni non si rivolgono alla presenza della dottrina cristiana in Narnia, bensì all'assenza di virtù cristiana, la cui più alta espressione, anche secondo quanto espresso nel Nuovo Testamento, è l'Amore. Di ciò, secondo Pullman, non si trova traccia nei libri di Lewis.

Non c'è dubbio che questa nuova esternazione scatenerà violente reazioni e contribuirà ad accrescere, nei confronti di Pullman, l'antipatia da parte dei cattolici più ortodossi. La stessa antipatia di cui, negli ultimi tempi, è stato oggetto Dan Brown grazie al suo Il codice da Vinci.