L’immaginario creato da George Lucas è diventato parte della cultura mondiale. Battaglie nello spazio, spade laser, navicelle spaziali, Jedi, Sith, lotta tra bene e male, Forza: Star Wars è ben radicato nei cuori dei suoi fan fin dalla sua prima comparsa nei cinema alla fine degli anni Settanta. Ma anche chi si tiene ben lontano dalla saga, di certo conoscerà l’aspetto del Maestro Yoda o di uno Wookiee, o ancora proverà inquietudine alla sola vista del casco nero di Darth Vader. Questo perché Guerre Stellari non è solo una serie di film di successo, è anche un franchise che ha popolato negozi, librerie ed edicole di tutto il mondo.

Ciò che però in molti non conosceranno è l’epopea preceduta alla realizzazione e all’uscita nelle sale del primo film della saga cinematografica alla fine degli anni Settanta.

Le Guerre di Lucas del duo francese Laurent Hopman e Renaud Roche è dunque uno sguardo sul dietro le quinte della creazione della serie sci-fi, in particolare l’immenso lavoro che ha comportato la realizzazione del primo episodio (che ora, dopo l’uscita della trilogia prequel, è Episodio IV. Una Nuova Speranza). Il volume racconta i retroscena, dai casting, alle riprese, ai rapporti tra gli attori, ai problemi di volta in volta affrontati (compresi i numerosi fenomeni meteorologici avversi!).

In questo graphic novel i due autori francesi raccontano della vita professionale di George Lucas, dagli inizi all’esordio al cinema del primo film.

Dal volume si conosce la storia del regista, un ragazzino non troppo interessato allo studio, ma dotato di una grande inventiva e creatività. Queste doti lo porteranno a studiare cinema all’università.

Terminato il percorso universitario, Le Guerre di Lucas ci mostra il regista alle prese con i primi anni di lavoro. Un primissimo periodo fitto di impegni professionali e fatto di primi ingaggi, fino ad arrivare all’idea di dar vita a un film di fantascienza in cui confluissero tutte le sue idee visionarie.

Il lavoro su Star Wars è stato complesso, non solo da un punto di vista tecnico, per esempio per tutti gli effetti speciali e sonori presenti nella pellicola, ma anche per i vari ostacoli incontrati da Lucas sul fronte sceneggiatura. Grazie al graphic novel si scopre quanto il regista sia stato in difficoltà a causa della densità della storia, per la complessità nel rendere i dialoghi il più naturali possibili (è stato buffo scoprire come Harrison Ford abbia modificato alcune sue battute per renderle più fluide) e per l’elevato grado di stratificazione di storia e world building.

Quello di George Lucas è stato un lavoro impensabile dal punto di vista mentale e fisico, non a caso sono state diverse le volte in cui il regista è caduto malato durante la realizzazione del film.

Tuttavia, Le Guerre di Lucas mette anche in luce quanto i suoi collaboratori e chi ha lavorato al progetto, dopo un iniziale scetticismo, abbiano voluto dare il proprio contributo alla storia, lavorando a stretto contatto con il regista e fornendo il proprio supporto.

Il volume non è esente dal racconto sui rapporti interpersonali nati durante le riprese. Dalla relazione instauratasi tra Harrison Ford e Carrie Fisher al rapporto di stima tra Mark Hamill e Alec Guinness.

Dal punto di vista grafico, il graphic novel del duo francese si presenta semplice: i volti sono resi al meglio e le illustrazioni hanno un tratto morbido, quasi sempre in bianco e nero, con l’aggiunta del colore in alcuni punti. La scelta di optare per questo tipo di colorazione, come viene spiegato al termine del volume, è stata fatta per “conservare una sorta di purezza di fondo, che rendesse bene in bianco e nero e che ci permettesse al tempo stesso di aggiungere tocchi di colore che esaltassero la dinamicità della storia”.

Le Guerre di Lucas è un volume interessante, che regala uno scorcio del dietro le quinte della creazione di una delle saghe più celebri di tutti i tempi. Il graphic novel è capace di trasportare il lettore nel mondo di Star Wars, regalando una prospettiva diversa. Di certo è un volume che intratterrà gli estimatori di Guerre Stellari, che strapperà loro un sorriso nel sapere che il suono delle mitiche spade laser è stato realizzato unendo il “ronzio di un proiettore cinematografico al tubo catodico di un televisore” o che l’iniziale descrizione di Lucas per la creazione del Millennium Falcon fosse “nella mia testa, è qualcosa a metà tra un hamburger e una costoletta di maiale”.

Ma non solo, Le Guerre di Lucas è, anche per coloro che non sono appassionati della saga, un’ottima lettura di intrattenimento e di approfondimento su uno degli scorci della storia del cinema più celebri di tutti i tempi.