Entro la prossima settimana, è previsto il rilascio di un titolo che fa parlare di sé già da un po’: si tratta di Dragon Quest VIII, noto come Dragon Warrior 8 negli Stati Uniti. Il gioco, prodotto da Square Enix e realizzato da Level-5, ha spopolato in Giappone lo scorso anno e si appresta a varcare il Pacifico sulle ali della PlayStation2.

La musica estremamente curata, i dialoghi vivaci, i menù colorati e pieni di icone (disponibili solo nella versione americana), la semplicità di approccio al gioco e la promessa di poter esplorare un mondo estremamente vasto basterebbero a spingere qualunque appassionato di giochi di ruolo ad acquistare questo prodotto, ma non è tutto: i personaggi sono disegnati da Akira Toriyama, il papà di Dragon Ball.

La grafica originale e colorata sembra essere, dunque, il maggior punto di forza di questo titolo, soprattutto perché lo stile di Toriyama trabocca da ogni pixel, ma non fermiamoci alla ‘copertina’ di un prodotto che promette ore di divertimento.

Il protagonista è, in apparenza, un semplice soldato incaricato di salvare il re e sua figlia, la principessa, da una terribile maledizione; le prime ore di gioco procederanno lisce, senza intoppi e senza colpi di scena, all’esplorazione di un mondo estremamente vasto, ma non è che la punta dell’iceberg: trovate mirabolati e scoperte inaspettate terranno sempre alta l’attenzione del giocatore, pur non sconvolgendo troppo una trama che rimane piuttosto lineare.

Un'immagine del protagonista...
Un'immagine del protagonista...

La semplicità è, dunque, il punto di forza di questo titolo che si propone come una favola d’altri tempi, interattiva quanto un videogioco sa essere e vasta quanto può esserlo un mondo intero, popolato di re e stregoni, mostri, bestie e belle principesse.

Facilità d’uso, linearità e vastità, le parole d’ordine che caratterizzano questo RPG a turni, sullo stile di Final Fantasy; i meccanismi alla base del gameplay sono classici e ben rodati: l’azione si dipana fra esplorazione, dialoghi, sessioni di acquisto e gli immancabili combattimenti. Sono proprio questi a definire un gioco ‘in tempo reale’ o ‘a turni’; nel secondo caso, ciascun personaggio avrà a disposizione una barra temporale che si riempirà più o meno velocemente, decretando il tempo di attesa fra un’azione e l’altra. Detta così, può sembrare un meccanismo intricato e artificioso, ma ci si fa l’abitudine e rappresenta un’interessante alternativa ai concitati combattimenti proposti da altri giochi.

...e una di chi lo accompagna
...e una di chi lo accompagna

Una singolarità di questo titolo prevede la possibilità di intrappolare i nemici sconfitti per utilizzarli contro i nuovi avversari, come fossero Pokèmon!

Ore di divertimento davanti alla consolle è ciò che promette Dragon Quest VIII, combattimenti concitati, magia e personaggi intriganti, dai lineamenti cari a chi ha amato Dragon Ball; un prodotto lodevole sotto diversi punti di vista.

Date un'occhiata al collegamento fra le risorse in rete: c'è molto materiale con cui rifarsi gli occhi.