Dal primo giorno di programmazione in 3.616 cinema probabilmente i produttori delle Cronache di Narnia si aspettavano di più: 23,4 milioni di dollari, ventiduesimo miglior risultato di sempre (il film è costato 180 milioni). Nella stessa settimana, il secondo film con il maggior incasso è Syriana con 3,8 milioni.

Un sospiro di sollievo devono averlo tirato quando sono apparse le stime del fine settimana: 67 milioni di dollari per Narnia.

Il Ritorno del Re, per confrontare genere con genere, ha incassato 34,4 milioni di dollari nel primo giorno (il miglior risultato di sempre è Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith 50 milioni) e 72,6 milioni di dollari nel fine settimana; Le due Torri 26,1 nel giorno di apertura e 62 nel fine settimana; 18,2 e 47 per La Compagnia dell'Anello. Pare che il passaparola funzioni.

Imdb.com assegna una votazione di 7,5 su 10, mentre il pomodorometro di Rottentomatoes dice che il prodotto è fresco per il 76% (oltre il 60% è considerato molto buono).

I critici americani quindi sono stati generalmente benevoli con l’adattamento del libro di Lewis, tra gli entusiasti troviamo:

Carina Chocano, Los Angeles Times: "il film rimane fedele al libro sia nel tono che nel linguaggio figurato.";

Kirk Honeycutt, Hollywood Reporter: "Quello che nel romanzo è solo abbozzato, poiché molto viene lasciato all’immaginazione, fiorisce molto dettagliatamente nel film"

Stefan Halley, Hero Realm: "è raro da trovare una pellicola che può essere goduta allo stesso modo da bambini, adolescenti e adulti"

Roger Ebert, Chicago Sun-Times: "Gli effetti in questo film sono così ben fatti che gli animali sembrano reali quanto gli attori veri"

Stephen Hunter, Washington Post: Bello, eccitante e carico di divertimento;

Bob Longino, Atlanta Journal-Constitution: “Narnia ha la grandeur, l'immaginazione, effetti speciali credibili, una guerra mondiale, cuore e commozione.

"Todd McCarthy, Variety: “Robusto cast con volti familiari, solida sceneggiatura e fluida interazione fra esseri umani e  creature dotate di quattro zampe”;

Bruce Newman, San Jose Mercury News: “Il leone è re”.

Claudia Puig, Usa Today: Le Cronache di Narnia è una rappresentazione fedele di un racconto magico che dovrebbe ottenere l'attenzione degli adulti e divertire i giovani

A.O. Scott, New York Times: "questo onorevole adattamento del romanzo del C. S. Lewis possiede gran parte del fascino della fonte.

"Jeff Strickler, Minneapolis Star Tribune: "Andrew Adamson, il regista dei film di Shrek, ha grande affetto per il libro” 

Ovviamente i pareri non sono soltanto positivi, tiepide sono le reazioni dell’inglese Empire: "Ha la struttura di un velluto consumato, o un maglione fatto a mano riposto nell’armadio nella carta velina per anni. C’è più dinamismo che nel quarto episodio di Harry Potter, ma difetta della maestosità e della ricchezza di LOTR.  Eppure, è un adattamento divertente e abbastanza buono affinché noi si accolga favorevolmente questa nuova serie. Anche Arizona Republic non è entusiasta (Bill Muller: " Le Cronache di Narnia non è un brutto film fantasy. Solo non è grande). Per James Berardinelli, di Reelviews: "tutto sommato, le cose che funzionano sono più di quelle che non vanno, ma non parliamo di 140 minuti di assoluto successo."

Decisamente negativi i commenti del New York Post (Lou Lumenick: “ troppo lungo, con un ritmo sbagliato e mal recitato) e del Chicago Tribune (Michael Phillips: “Si entra nella storia di Lewis, che ha parti appiccicose e faticose, in modo prevedibilmente prudente. Continuate ad attendere di essere trasportato, tuttavia in termini cinematografici, il trasporto non arriva mai.")

Lapidaria la critica di Terry Lawson del Detroit Free Press: "uno desidera soltanto che il film sia reso in modo più artistico.  Il dialogo è incredibilmente goffo, i protagonisti sono completamente monodimensionali e la magia è tutta meccanizzata per consentire a chiunque abbia più di 8 o di 9 anni di credere in Narnia."