Sinceramente, ho iniziato a leggere Mondi Incantati un po' prevenuto.

Un'antologia di racconti che nasce dal connubio tra giochi di ruolo e letteratura non mi convinceva appieno; sarà che ho letto diversi romanzi nati da giochi di successo e troppo spesso mi sono trovato di fronte meri resoconti su carta di partite di Dungeons&Dragons. Per carità, non se ne abbiano a male i giocatori, io stesso ho praticato i GdR per molto tempo. Ma un conto è giocare, un conto scrivere un buon racconto.

Le mie paure però si sono rivelate infondate. Questa raccolta contiene racconti di discreto livello, che funzionano in perfetta autonomia, senza essere collegati a giochi o ambientazioni in particolare; anzi, i racconti esplorano il fantastico nel senso più ampio del termine.

Quindi sembra che l'esperimento proposto dal Trofeo Rill, quello di coniugare il mondo ludico a quello letterario, abbia sortito un esito positivo.

Nell'antologia, a cura di Alberto Panicucci, sono presenti racconti non solo dei partecipanti alle scorse edizioni del trofeo, ma anche quelli di scrittori più affermati, tra cui l'ottimo Donato Altomare e il simpatico Massimo Mongai, sempre divertente. Buona anche la prova di Alberto Cola. Invece mi ha deluso un po' il racconto di Sergio Valzania, da cui mi aspettavo qualcosa di più. Gordiano Lupi, infine, ci offre un racconto bello per lo stile, ma forse un po' lineare e scontato.

Tra i racconti degli esordienti alcuni sono veramente buoni e non hanno nulla da invidiare ai "big", come quelli di Negrini, Gianmarino e Bonci. Quello che mi ha più colpito è stato l'eccellente Inferno, di Guido Alfani. Insomma, la raccolta non fa gridare al miracolo, ma è una piacevole lettura, che contiene un po' di tutto: qualche ottimo racconto, altri mediamente buoni e altri ancora, pochi per la verità, che non convincono proprio. Forse il voto più esatto sarebbe un “due stelle e mezzo”, ma mettiamoci anche un plauso all'iniziativa, che cerca di far conoscere al grande pubblico autori esordienti nostrani.

E la storia d'amore? Come è scritto anche nell'introduzione, al lettore decidere effettivamente quale sia... io, personalmente, più che una storia d'amore ho trovato una storia di sesso, ma magari non era quella giusta.