Mettendo la mano in tasca per evitare la tentazione di sfondare quel cofano giallo con gli occhi a mandorla, Floyd trovò uno stropiccio umido. Estrasse un pezzo di giornale, esplorando le strisce marroncine che componevano una figura: l’ideogramma copiato dallo specchio col sangue della sua faccia da culo. Un emorroideogramma. Quindi invece di trapanare il Vecchio Cinese Qualsiasi con una scarica di cartoni, Floyd gli tese il pezzo di carta di fronte al naso schiacciato.

- Traduci, VCQ.

- Wu Cij Qu? Come sa mio nome? Fai mi vedere. - Il vecchio squadrò l’ideogramma per pochi secondi, poi iniziò a squassarsi dal ridere. - Vuol dire ‘Rasatura di nuca di rattò.

- Azz, aspetta. - Floyd girò il foglio, mostrando il disegno nell’esatta maniera in cui si era presentato sullo specchio appannato. Non ricordava di averlo scritto, ma l’immagine sullo specchio e la bambina si erano incise sulla sua retina come un’acquaforte al laser.

Il vecchio smise di ridere. Guardò Floyd con piglio severo, ma egli poteva giurare di averci assaggiato anche un acidulo sapore di paura. - Caniserpenti. Cosa molto tabù in Cina, anche se fatta in molti ristoranti. E ora va. Assistente chiama.

L’assistente sociale aveva fanculato Floyd nel tempo di una scoreggia di moscerino. Da dietro il vetro blindato, scheggiato come il ghiaccio del bicchiere di Brancamenta, la zitella sociale gli aveva pazientemente spiegato che il trattamento ripulente era decisamente oltre la portata di un veterofancazzista come lui.

Mi porti un milione di Euro e avrà il sangue ripulito, il midollo trapiantato, un fegato di babbuino nuovo esente da epatite. La Stronza Sociale aveva aggiunto un parere personale, con uno stitico sorrisino e una voce da travestito. Ma credo che se i tipi come lei avessero un milione di Euro se lo brucerebbero in Chimica in men che non si dica. Sicuramente in meno tempo di quanto la Social Strega avrebbe impiegato per trovare qualcosa disposto a entrare in lei e che non andasse a batterie. Forse il vetro blindato scheggiato era opera di uno come Floyd, un chemical che non essendo un calciatore professionista o un rampollo pronto per andare al Ballo delle Debuttanti Cocainomani, non aveva avuto altra scelta che dare una sventagliata di UZI contro i Servizi S, per poi essere grattugiato al suolo dai fucili d’assalto della Polizia Municipale di guardia allo sportello.

Esul-metal clandestino.

Una puttana si sbanfa una cena gratis.

I neuroni della scimmia come dessert.

La polacca che si era rimorchiato lungo il vialone che portava dal settore SS a Chinacittà aveva iniziato a tirarsela da subito, non appena capito che Floyd non aveva nessun’intenzione di farsela ma probabilmente era solo un cazzone ronin impotente che desiderava parlare per tutta la notte con qualcuno. Floyd aveva scelto quella meno battonesca di tutte, in modo che potesse passare per la sua lei. Era l’unico modo che gli era venuto in mente per ottenere una qualche mimesi tra i clienti del Take Away. Secondo il detto che la cosa che si nota di meno di solito è quella sotto il naso, Floyd aveva deciso di spacconare alla grande, sperando in un vuoto di memoria della Triade. Floyd aveva sentito dire molte cose sulla Triade -la mafia cinese- e nessuna buffa. Taglieggiamenti, schiavitù, stupri ed estorsioni, fino ad arrivare al traffico d’organi.

Quella zona di Milandia era diventata una sorta di copia del distretto di Chaoyang a Pechino, una terra che la Triade gestiva come cazzo gli tirava. Più ristoranti cinesi che cabine mediatiche, negozi di ciarpame e locali ove suonavano decine di metal band cinesi, esuli dal regime comunista. Il gruppo più famoso di Chinacittà a Milandia, quello che proprio bagnava le gnappe cinesi e inzuppava di testosterone i Triadi, erano gli Haidian Gas. Radunavano migliaia di clandestini cinesi da tutta Italia, fornendo affari d’oro e nuove vittime per la mafia gialla. Almeno fino a un paio di mesi prima, finché Floyd non aveva spacciato alla band un po’ di Chimica lievemente allungata con Dimetrildifosfato puro. Due rockers morti intossicati e un miliardo e mezzo di cinesi incazzati con lui.