Il personaggio di John Constantine appare per la prima volta sui fumetti della DC Vertigo e precisamente sul numero 37 della collana. La popolarità del personaggio cresce in maniera tale da meritarsi una sua pubblicazione esclusiva intitolata Hellblazer che debutta nel 1987. Hellblazer cattuura l’attenzione di molti nomi famosi nel campo del fumetto, in alcune occasioni solo per un’uscita (per esempio Neil Gaiman e Grant Morrison) o per più di un numero con autori come Warren Ellis, Brian Azzarelo e Garth Ennis responsabile della sceneggiatura dell’espisodio Abitudini Pericolose su cui è basato il film.

La pellicola, diretta da Francis Lawrence, che ha per protagonista l’attore Keanu Reeves racconta la storia dell’irriverente investigatore del sovrannaturale John Constantine (interpretato da Reeves) e del suo viaggio all’inferno e ritorno.

Quando Constantine comincia a collaborare con l’agente di polizia Angela Dodson (Rachel Weisz) per investigare sul misterioso suicidio della sua gemella, la ricerca li proietta in un mondo pieno di demoni e angeli che si trova appena dietro il panorama della moderna Los Angeles.

Incappati in una serie di catastrofi sovrannaturali i due vi si trovano inestricabilmente coinvolti tanto da voler trovare la loro pace individuale a qualsiasi costo...

In una intervista rilasciata durante una visita sul set Reeves racconta com’è il suo Constantine.

Ci può raccontare come è cambiato il personaggio cinematografico rispetto al fumetto?

Che tipo di cambiamenti intende?

Per esempio nel fumetto, il suo personaggio è inglese e biondo.

Penso che siano i soli cambiamenti operati.

Avrebbe voluto interpretarlo all’inglese?

Ne abbiamo parlato, poi, però, visto che è stata scelta come ambientazione Los Angeles, considerato il suo misto di inferno e paradiso, abbiamo deciso di modificare il personaggio. Abbiamo cercato di dare al film un taglio tipo “giallo classico degli anni ‘40” ma con molti aspetti gotici.

Constantine è noto per possedere un diabolico senso dell’umorismo. Siete riusciti a trasporlo nei dialoghi?

I dialoghi sono seri e spiritosi al momento giusto, proprio per il taglio che abbiamo deciso di utilizzare. In questo film Constantine è in ospedale e scopre di stare morendo a causa di un cancro ai polmoni; in una scena, per esempio, si accende una sigaretta nello studio della dottoressa che gli dice “Questa è proprio un’ottima idea”. In un’altra lui prende un ascensore e una comparsa gli chiede “Va giù?” e lui risponde “No, se posso evitarlo”.

In un’altra sequenza Constantine è a letto con un demone mezzosangue, con la quale ha appena fatto sesso, che beve whisky, e mentre la scena si chiude con le coperte che si muovono agitate dalla coda del mostro lei gli dice “Cancro ai polmoni? Ah, veramente spassoso John. Ci scommetto che Lui non vede l’ora di metterti le mani addosso con tutti i demoni che gli hai spedito indietro. Si divertirà veramente con te. Ti squarterà. Sei l’unica anima che Lui verrebbe a prendersi di persona!”. Quindi penso che lo spirito di Constantine sia stato rispettato. Spesso mi sono chiesto “Questo Constantine è abbastanza Constantine?” penso proprio di sì.

In che senso la storia ha un taglio anni ’40?

Proprio per il tipo di dialogo di cui ho parlato.

Ma non in senso noir alla Bogart?

Beh, se ne possono trovare alcuni aspetti, ma da un punto di vista letterario c’è più noir californiano. Luci e ombre. C’è una sequenza in cui Constantine fuma in un corridoio, si può vedere il fumo che si solleva dietro di lui. Fuori c’è una gran luce ma l’interno è buio e c’è una scala davanti alla quale lui compirà il suo primo esorcismo, ecco il taglio noir che intendevo.

Il personaggio ha una moralità ambigua, lei la trova intrigante?

Certo lui non è certo il ragazzo più simpatico del mondo, non dico che sia un immorale ma certo che non ha problemi a scendere a compromessi.

Aveva mai letto Hellblazer prima di avere la parte?

No, non lo conoscevo prima di leggere il copione.

Ma lei una parte del genere se l’è andata a cercare?

No, cercavo un buon copione quando mi è capitato questo e il personaggio mi è subito piaciuto. C’è una battuta in cui Constantine dice “Dio ha un piano per tutti noi. Io sono dovuto morire due volte per rendermene conto”.

Lui, nei fumetti, è un opportunista. Nel film è migliore?

No, assolutamente no.

Constantine è più vulnerabile di Neo?

Non lo so. Penso però che Neo sia un personaggio assai vulnerabile.

Ma alla fine diventa un supereroe.

Vero, può persino volare ma è pieno di dubbi. Non vince. Perde la vita. Non direi che sia propriamente invulnerabile. Constantine possiede qualcosa che lo rende grande, persone come lui sono destinate a scomparire.

Cosa ne pensa di Lawrence come regista?

E’ veramente grande e ha portato nel cinema una ventata di aria nuova. E bravissimo con la cinepresa. Con lui si lavora bene anche se sa fare, quando occorre, la voce grossa. Sa come trattare gli attori e sa cosa chiedergli.

E com’è Rachel Weiz?

Anche lei è grande. Sa interpretare il suo ruolo con determinazione e sensibilità. E’ molto piacevole lavorare con lei.