Avete presente i film Disney della vostra infanzia? Quelli che, in un modo o nell'altro, abbiamo visto quasi tutti? Da La Bella Addormentata a Alice nel Paese dell Meraviglie, da Peter Pan a La Spada nella Roccia, ognuno ha i suoi preferiti e le sue insindacabili antipatie, ma tutti questi film hanno qualcosa in comune: in ognuno di essi il direttore dell'animazione era Ollie Johnson.

Classe 1912, Johnson è entrato in Disney nel 1935 e ci è rimasto per i successivi 43 anni, ritirandosi solo nel 1978. Appassionato disegnatore e animatore, ha fatto carriera in fretta, iniziando dalle occupazioni più umili, come il rifinire i disegni altrui, per diventare poi animatore, character animator (cioè responsabile di un personaggio ben preciso) e infine direttore dell'animazione, uno dei ruoli più importanti nella produzione di film animati.

Dopo una vita passata dietro le quinte, il volto di Johnson è diventato più noto al pubblico verso gli anni '90, quando è rimasto uno dei pochi sopravvissuti del gruppo di animatori storici - noto come quello dei "nove vecchi" - che ha lasciato il proprio marchio creativo su quasi tutte le maggiori produzioni Disney. Con la morte nel 2004 del collega e amico Frank Thomas, antico compagno d'università con cui aveva condiviso oltre mezzo secolo di carriera, Ollie era rimasto l'ultimo rappresentante di una generazione di autori che ha letteralmente creato il cinema d'animazione come lo conosciamo.

Gli anni '90 sono stati l'epoca dell'esplosione del dvd, e con essi sono iniziati gli speciali sulla lavorazione e i dietro le quinte dei film, con tanto di interviste agli autori. Così Johnson, ormai anziano ma ancora lucido e brillante, ha potuto raccontare qualcosa dei film della sua vita. Tra i tanti aneddoti ricordiamo la sua allegria nel raccontare della lavorazione di Fantasia, entusiasta come un bambino, orgoglioso del lavoro fatto, felice dei colleghi con cui aveva condiviso il cammino.

Nel 2005 Ollie Johnson ha ricevuto la National Medal of Arts, la più alta onorificenza che il governo americano può assegnare a artisti che si sono distinti per il valore, anche culturale, della loro opera. E' stato il primo (e finora unico) animatore a cui sia mai stata assegnata.

Lascia due figli, ma anche il ricordo di un creativo profondamente innamorato del suo lavoro. Soprattutto ci lascia film che non invecchieranno mai, e di questo gli siamo grati.