Come hai vissuto la stesura di questo nuovo romanzo? Che aspettative? Che dubbi? E a cosa stai lavorando attualmente?

Quando scrivo in realtà metto da parte le aspettative, mi lascio prendere dalla storia. I dubbi invece riguardano soprattutto due cose, la difficoltà di gestire una storia che non si chiude in un volume, ma continua ancora molto a lungo, al punto che a volte ho difficoltà a tenere in sincrono lo svolgimento delle vicende emotive dei personaggi con quelle degli eventi politici, e poi il rischio che ci può essere nel cimentarsi in un'opera "dalla parte dei cattivi", che quindi necessita di un accurato approfondimento della psicologia e delle cause, per non dare adito a fraintendimenti… Sto lavorando al quinto volume della saga, e porto su pc il quarto. E dopo… chi può dirlo…

Pensi che in Italia si possa vivere “solo” scrivendo fantascienza o fantasy?

Questa posso glissarla? Non poniamo limiti alla buona sorte…

Fantasy

Cosa ti affascina del fantasy e cosa non ti piace?

Del fantasy mi affascinano le ambientazioni e le possibilità. Da qualche parte ho letto la

Egle Rizzo
Egle Rizzo

definizione del fantasy come letteratura di secondo grado, non in termine spregiativo, ma per intendere che non si rifà ad elementi della vita reale, ma affonda le sue radici in altre opere letterarie. Questo significa per me che il fantasy è come un immenso caleidoscopio, dove pezzi di vita e di storia apparentemente incongruenti possono essere rimescolati e ricomposti sino a trovare loro un nuovo senso, in un sistema di universo diverso dal nostro, ma comunque coerente e che riflette molto della terra… Quello che non mi piace? I cliché, ovviamente… E chi pretende che i cliché non possano essere usati in nessun modo.

Ultimamente il genere fantasy sta conoscendo una nuova stagione di enorme successo, sia in libreria, sia al cinema. Secondo te per quale motivo? Cosa riflette questa popolarità?

Dicono che il fantasy indichi evasione dal mondo reale. È possibile che sia vero, ed è bello sognare. Comunque secondo me, l'invasione avviene su molti fronti, giochi da tavolo, videogiochi online, cartoni e fumetti… effimero o meno il risultato è che il fantasy non viene più considerato così strano, almeno non da quelli della nostra generazione. Mio padre ha letto Tolkien solo perché era infastidito da chi lo etichettava di destra… adesso stabilire le tendenze politiche del genere non è più la priorità dei lettori, o almeno credo…

E’ un genere, per te, che si avvia verso un periodo ancora più fiorente o si tratta solo di un fuoco di paglia?

Di nuovo non faccio predizioni, al momento ho la sfera da indovina a lustrare…

Riguardo al fantasy, sappiamo che esso viene spesso visto come un genere piuttosto leggero e, sottostimato dall'elite culturale. Perché secondo te? Dipende dai lettori, dagli editori, dal retaggio culturale? Quali sono le potenzialità del fantasy?

Il fantasy è sempre stato visto come un genere per adolescenti, ma poi questi adolescenti crescono, e non tutti si stufano di leggere fantasy… Personalmente ritengo che i toni epici non siano i migliori per passare morali sottili e raffinate, e i grandi scenari manicheistici spesso vengono visti come un mezzo utile a dilettare il lettore, senza stare a soffermarsi troppo sulle conseguenze. Suvvia, quanti scrittori ci hanno propinato una razza interamente cattiva, magari con solo uno o due eccezioni al proprio interno, senza stare a soffermarsi sul fatto che una simile impostazione, nel mondo reale sarebbe terribilmente discriminante? Se Drow e Orchi esistessero davvero, ci sarebbe qualcuno disposto a battersi per la loro libertà di culto… a patto di mettere da parte gli aspetti deleteri come sacrifici umani e cannibalismo, ovviamente. Le storie fantasy si svolgono in un'epoca buia dove ogni scusa è buona per fare a pezzi il vicino, ma questa non è la nostra realtà… In una nota al Popolo del Tappeto Pratchett scrive – Egle si alza per prendere il libro – "Io quel libro l'ho scritto quando pensavo che la fantasy dovesse essere piena di maghi e battaglie e re; adesso, però, penso che dovrebbe invece spiegare come evitare battaglie e re."

Io mi sento molto vicina ad un simile pensiero. Non che debba essere per forza questo il messaggio, ma la ricerca di un messaggio originale è quello che può dare vita al fantasy. Non perché il puro intrattenimento sia da demonizzare, ben inteso, ma perché se dietro c'è una certa sostanza, poi anche la semplice lettura di piacere risulta più gradita… o almeno come lettrice, io credo che le cose stiano in questo modo.

È possibile con il fantasy inviare messaggi importanti o è un genere utile solo come intrattenimento? E anche se fosse solo intrattenimento, sarebbe poi un male?

Ops, mi sa che ho già risposto prima…

Un fantasy che ti piacerebbe aver scritto è…

Il prossimo che scriverò. Per quanto io ami un libro, sono troppo orgogliosa della mia indipendenza, per desiderare i meriti di un altro. Al limite se trovo un tema che mi intriga, cerco il modo di sfruttarlo, ma in maniera abbastanza autonoma da non beccarmi l'accusa di plagio.

Leggi fantasy italiano? Che ne pensi?

Leggere più fantasy italiano è uno dei miei buoni propositi per l'anno nuovo. Alla prossima volta che mi fanno la domanda prometto di essere più preparata. Fin ora ho leggiucchiato qualcosa delle Guerre di Licia Troisi, e l'impatto è stato positivo. Ma decisamente devo approfondire, decisamente devo. 

Dimmi la prima cosa che ti passa per la mente, meglio un aggettivo, per…

a.      J.R.R. Tolkien: Radici Ataviche 

b.      J.K. Rowling: Magia Moderna  

c.       Marion Zimmer Bradley: Il prezzo della Magia

d.      Weis & Hickmann: Il mio primo "cattivo"

e.      Terry Brooks: Stratega del montaggio

f.       Licia Troisi: Malinconia Nascosta

g.      Egle Rizzo: Cervellotica