Per concludere, vuoi darci un consiglio di lettura?

Dico Strange e Norrel della Clarke, per il semplice fatto che è un'autrice recente che mi ha fatto dire "ne voglio ancora".

Scrivere

Quando hai scoperto, e come, che avevi qualcosa da dire, che sentivi la necessità di scrivere? Quando hai iniziato e su quali argomenti? Quale è stato il percorso che hai affrontato prima di veder pubblicato un tuo romanzo?

Ho iniziato a scrivere a sei anni, semplicemente perché pensavo che scrivere fosse una bella

Egle Rizzo
Egle Rizzo

cosa. Le mie prime storie erano racconti di ragazzine che si trovavano a vivere avventure strampalate in un mondo fantastico. Ricordo una specie di saga con tanti giovani maghi che viaggiavano su dei carri, poi le storie si sono fatte più complesse. Il topos della terrestre catapultata in un altro un universo, non originalissimo, ma che mi è caro, avevo già provato ad usarlo nel romanzo dei tredici anni. Così come il tema del conflitto tra sacerdoti e maghi\scienziati, è presente già in un'opera che forse vorrei ripescare…

Però man mano che crescevo è cambiata anche l'ottica con cui affrontavo le storie. Da adolescente pensavo che ogni intento moralistico fosse da ripudiare, dopo i diciotto anni sono arrivata alla conclusione che la morale è come lo scheletro della storia, che non deve vedersi, ma serve a sorreggere tutto il resto. Adesso invece mi rendo conto che per quanto io non rinneghi l'idea del romanzo come pura evasione, ho comunque lo scopo di far riflettere con quello che scrivo. L'importante resta non dare risposte preconfezionate, e anzi tal volta far vedere, attraverso la pluralità dei personaggi che non sempre esiste un punto di vista soltanto che sia quello giusto…

Come e quando nascono le idee per i tuoi romanzi e da quali esigenze sono mossi? Da dove “nascono” le tue storie? Da dove i tuoi personaggi?

Dipende dal libro, ovviamente. Ethlinn trova il suo equilibrio principalmente attorno a due nuclei. La domanda "Cosa accadrebbe se un ateo incallito si trovasse a discutere con una Dea?" ed il tema della società in espansione tecnologica e territoriale che prende di mira un regno meno evoluto e statico. In Aelin al tema chiave della scrittrice finita dentro il libro, con un'avventura volutamente basata sulle quest, si assomma l'elemento simile della razza evoluta che difende a spada tratta le proprie conoscenze. Una volta trovati i cardini, il resto della storia si dipana quasi da sé, come su una tela. Ultimamente mi capita spesso anzi che episodi o personaggi minori, nati essenzialmente per riempire un vuoto, prendano poi spazio e consistenza, sino ad integrarsi nella vicenda generale quasi avessero sempre fatto parte del disegno originario… o almeno mamma che è la mia prima lettrice, i punti di cesura non li ha trovati…

Anche i personaggi spesso nascono per germinazione, per la necessità di un confronto, così il carattere di uno richiama quello di altri che fanno parte del suo background culturale, della sua famiglia, o solo per riportare in forma di dialogo quelli che altrimenti sarebbero dei pensieri chiusi nella testa di un singolo. 

Antico e sempre attuale dilemma: pensi che scrivere sia dote innata o che si possa imparare, anche con le "nuove tecniche di scrittura"?

Alle medie mi rimproveravano perché i miei temi erano troppo striminziti. Non ho frequentato corsi, ma avevo voglia di scrivere, e scrivere, e scrivere ancora. Imparo ancora adesso, ad esempio a non affezionarmi troppo a certi stilemi che mi sono troppo cari. Se trovate qualche sogghigno nel mio ultimo libro, sappiate che ne resta appena un decimo di quelli originari… Ma ovviamente bisogna vedere che cosa scrivere. Magari c'è chi con un imput esterno può prendere il via, e allora i corsi servono… mi sembra una materia troppo particolareggiata e personale, per trarre una regola generale.

Sei una scrittrice lenta o veloce, meditativa o istintiva? Tecnica a macchia di leopardo o disciplinata, con ruolino di marcia? Imbrigli i personaggi o lasci che siano loro a decidere quale percorso deve seguire la vicenda?

Non so se sono lenta o veloce, mi servirebbe un metro di paragone. Mi impongo tre pagine come minimo al giorno (anche se non sempre rispetto la consegna) non so perché proprio tre, forse perché ho letto da qualche parte che Heinlein faceva lo stesso, solo che lui poi non ricorreggeva, e quindi aveva sei mesi all'anno liberi. Il percorso della vicenda lo decido io, ma spesso mi capita di lasciare da soli i personaggi in una stanza e lasciare che interagiscano liberamente. A volte la conversazione prende delle pieghe inaspettate, ma non tali da scombussolare i miei piani, di norma. Scrivo in ordine perfettamente cronologico, anche se ultimamente mi capita di scordare qualche scena… proprio l'altro giorno mi sono fermata. "ARGH, mi sono dimenticata di ammazzare un tizio", e anzi dovrò ricordarmi di scrivere le reazioni alla notizia della sua morte…

Come è nato il tuo nuovo progetto, la saga Il Volto della Duplice Luna? E cosa puoi raccontarci del primo volume della serie, Aletheya?

Il primo nucleo del progetto è nato quando avevo quindici anni, e volevo trattare il tema del re assassino, traendo ispirazione da Frazer, che spiega come un tempo il successore del re non fosse il figlio bensì il suo uccisore. All'epoca però mi sono resa conto che non avevo assolutamente i mezzi per trattare il personaggio di un sicario con il doppio dei miei anni, e così il progetto è stato messo da parte. Quando l'ho ripreso d'altronde ho in parte aggirato il problema affiancando a Galen altri coprotagonisti più vicini al mio modo di essere e con tutta probabilità anche a quello del lettore. Nel frattempo si era aggiunta un'altra esigenza, che ho appena accennato in Aelin, parlando dei ladri della montagna. Ossia il confronto tra una corporazione di fuorilegge ed il mondo della legalità, che spesso nei libri fantasy non viene approfondito, ma lasciato come dato di fatto. Man mano che scrivevo poi si sono aggiunte altre situazioni, altre storie… ma se continuo rischio di riempire pagine intere, e già è abbastanza voluminoso il romanzo, no?