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Gabriele Dell'Otto e i suoi supereroi tra fumetti, cinema e videogiochi
Il trentaduenne disegnatore romano Marvel e Dc racconta le sue passioni e come è nata la sua prima copertina per un videogioco
LeggiGli artigli delle Arpie
Dai venti del mare alle porte degli Inferi, arrivano le terribili donne uccello pronte a straziare le carni degli uomini
LeggiI draghi – Parte VI: fuoco e fiamme sul grande schermo
Dai meravigliosi reami della fantasia umana, sono arrivati grazie alle tecnologie digitali una gran quantità di draghi al cinema. E ancora tanti ne vedremo nei prossimi anni. Ecco i bestioni sputafuoco più famosi
LeggiIl Principe delle Stelle
Ovvero una serie che alla metà degli anni Ottanta fece sognare tanti ragazzini mescolando fantascienza, avventura e incredibili poteri paranormali
LeggiLa Bella e la Bestia
Alla fine degli anni ottanta è arrivata in televisione la rilettura moderna di una favola antica
LeggiPerché devono esistere i draghi
Vorrei assicurare tutti che un mio collega, docente di Scienze Naturali, mi ha confermato che i draghi non esistono né sono mai esistiti sulla faccia della Terra…
LeggiUno Sguardo nel Buio: La Rappresentazione dell’Avventura Fantastica
Storia editoriale e recensione dell’affascinante gioco di ruolo tedesco pubblicato dalla EL alla fine degli anni ‘80
LeggiIan Miller
Diviso tra editoria e cinema, l'affermato illustratore inglese dotato dell'immaginazione di un bambino e del gusto per il grottesco è un personaggio tutto da scoprire
LeggiLa Quintessenza di Darkover – 5. Volumi Smarriti
I volumi smarriti della Saga di Darkover: romanzi dimenticati, nascosti e perduti; ultime frontiere di un mondo fatto di carta e d’inchiostro
LeggiAmleto
E’ il re dell’empireo teatrale; sta al palcoscenico come Madame Bovary sta al romanzo, come Rossella O’Hara sta al cinema, come Topolino sta ai cartoons e frà Martino alla canzone. Possiamo dire che non si può immaginare che ne sarebbe stato della drammaturgia, se Shakespeare non l’avesse inventato; se non ci fosse stato quell’ “essere o non essere” citato spesso e spessissimo a sproposito
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