Midnight Factory, etichetta horror di Plaion Pictures, distribuisce da oggi nei cinema italani, Shelby Oaks – Il covo del male, debutto alla regia di Chris Stuckmann, tra i più influenti critici e content creator cinematografici al mondo.
Il film è stato finanziato con una campagna Kickstarter che ha raccolto 1,4 milioni di dollari da oltre 14.000 sostenitori.
Prodotto da Mike Flanagan (Doctor Sleep, Ouija – L’origine del male, The Haunting, Midnight Mass, La caduta della Casa degli Usher), Shelby Oaks – Il covo del male prima di uscire nelle sale è stato presentato ai festival internazionali Fantasia e FrightFest.
Sinossi
Shelby Oaks – Il covo del male trascina lo spettatore in un vortice di paura e paranoia, riscrivendo le regole del found footage con un linguaggio visivo che fonde l’angoscia di The Blair Witch Project e Rec al terrore viscerale di Hereditary e The Conjuring. Un viaggio nell’oscurità della mente, dove il dolore si trasforma in ossessione. Dodici anni dopo la misteriosa scomparsa della sorella Riley, membro di un gruppo di youtuber dediti alle indagini sul paranormale chiamato Paranormal Paranoids, Mia (Camille Sullivan) vive prigioniera dei ricordi ed è ancora determinata a scoprire la verità. Quando un giorno, uno sconosciuto bussa alla sua porta e, pronunciando una frase apparentemente senza senso, si spara alla tempia. In mano stringe una videocassetta logora che fa riemergere dall’ombra la città abbandonata di Shelby Oaks, meta della curiosità di Riley e dei suoi amici, dove si annida un male rimasto a lungo nascosto.
Le clip del film
Nelle prime clip del film, Mia si ritrova a fare i conti con il proprio passato in due momenti che la costringono a riflettere su esperienze traumatiche e spaventose. La donna è convinta che un episodio della sua infanzia sia legato agli inspiegabili avvenimenti che hanno condizionato la vita della sorella. L’incubo che incombeva sulle due bambine potrebbe essere tornato a tormentarle: il racconto di Mia è carico di tensione, l’atmosfera è tesa e spettrale mentre rivela al marito Robert (Brendan Sexton III) un segreto che fino a quel momento aveva tenuto solo per sé…
Anche i frammenti dei filmati dei Paranormal Paranoids contribuiscono al clima di terrore: tra i rumori sospetti, le riprese frenetiche e i volti terrorizzati dei membri del gruppo, il senso di agitazione e smarrimento non fa altro che aumentare. Nonostante la veridicità di quelle immagini sia stata messa in dubbio da molti, Mia è convinta che Riley non avrebbe mai mentito di proposito: i Paranormal Paranoids hanno portato alla luce un segreto che sarebbe dovuto rimanere tale.
Note di regia
Con il suo debutto alla regia, Stuckmann vuole costruire una discesa nell’incubo in cui tensione e introspezione si fondono in perfetto equilibrio, alternando terrore visivo e inquietudine psicologica. Ispirandosi anche alla propria esperienza personale, segnata da un’infanzia trascorsa in un ambiente religioso oppressivo e da una lunga separazione dalla sorella, il regista infonde nel film quella che definisce come un’emozione autentica e disturbante
, realizzando un progetto profondamente intimo: Dietro la storia di Mia c’è il bisogno universale di ritrovare chi abbiamo perduto. La paura qui non nasce solo da ciò che si vede, ma da ciò che non possiamo più capire o controllare.














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