A Milan Games Week & Cartoomics abbiamo avuto l’occasione per intervistare Viola Musaraj e Martina Ioppolo, le autrici di Dragonslayer, un progetto nato come fumetto online su TacoToon, ora diventato una serie pubblicata da Edizioni BD. Per adesso sono disponibili i primi due volumi, mentre il terzo è in lavorazione.

Abbiamo parlato con le autrici del processo creativo dietro la sceneggiatura e i disegni, delle sfide nel trasporre un webtoon in volume stampato e delle scelte narrative e visive che hanno dato vita a questo mondo fantastico che nulla ha a che vedere con le omonime opere videoludiche e cinematografiche.

Raccontateci di voi: il vostro percorso artistico e come vi siete trovate.

Martina Ioppolo:

Sono partita dal liceo artistico, poi sono andata a studiare alla Scuola di Comics della Design Academy di Firenze. Da lì poi ho cominciato a girare per le fiera a partire da Lucca dove ho cominciato a mostrare il mio portfolio e in una di queste occasioni sono entrata in contatto con Viola per fare il libro.

Viola Musaraj:

Il mio percorso è molto atipico, io scrivo storie interattive per gli Stati Uniti e grazie a questo lavoro sono stata messa in contatto con Edizioni BD. Da lì è nato il progetto Dragonslayer e visto che io, ahimè, non so disegnare, è entrata in gioco Martina. 

La struttura del webtoon dal quale siete partite ha influito sulla progettazione della storia?

Viola Musaraj:

No, assolutamente. È stata concepita come webtoon, quindi lo stile della narrazione è prettamente verticale, il che è stata una sfida nel momento dell'impaginazione per il cartaceo, perché quando abbiamo programmato questa storia non pensavamo al formato delle pagine, non immaginavamo nemmeno che un giorno sarebbe stato stampato, quindi ci siamo focalizzate proprio sullo stile verticale della narrazione. 

Martina Ioppolo:

Era la prima volta che mi approcciavo al webcomic, quindi sì, determinata la sessione l'avevamo pensata proprio per la lettura in verticale e poi, in caso, l'abbiamo riadattata al cartaceo. Dal momento in cui abbiamo poi saputo che avremmo fatto la trasposizione in cartaceo, mi sono adattata anche a eventualmente alcune vignette o comunque ce ne a poi fare in modo che rendessero anche in versione cartacea. 

Come lavorate insieme, soprattutto nelle fasi di scrittura e definizione delle tavole?

Viola Musaraj:

All'inizio il primo era proprio sceneggiatura e poi lei disegnava poi abbiamo conosciuto meglio la storia, ci siamo conosciute meglio noi due e dal due penso ci sia adesso una reazione più di fiducia tra noi due lei sa come io funzioni, io so come funziona lei quindi lei ha molta più libertà nel fare quello che vuole in campo di disegno e anche io con la scrittura so quello che a lei piace fare lei a volte, come diceva prima, mi canalizza perché dice che ho un po' troppo fantasia

Martina Ioppolo:

Io prendo quello appunto dalla sceneggiatura, poi cerco appunto di renderlo al meglio possibile con le vignette, diciamo appunto canalizzo quello che cerca di trasmettere lei poi nelle tavole.

Viola, ho letto che hai scritto delle storie interattive. Che rapporto c'è tra sceneggiatura lineare di un fumetto e quella a più diramazioni?

Viola Musaraj:

Fortunatamente sono abituata anche a scrivere libri, quindi riesco a distinguere tra storia interattiva e lineare. Però ammetto di avere sempre quel piccolo istinto di chiedermi: “Ma se potessi andare anche in un'altra direzione?” La conclusione del volume 3 sarà sicuramente complicato per me, perché con le mie storie interattive sono abituata ad avere due o tre finali diversi che il lettore può scegliere. Ora sarò costretta a scegliere io la fine del terzo volume!

Viola Musaraj e Martina Ioppolo, le autrici di Dragonslayer durante la nostra intervista a Milan Games Week & Cartoomics 2025.
Viola Musaraj e Martina Ioppolo, le autrici di Dragonslayer durante la nostra intervista a Milan Games Week & Cartoomics 2025.
Domanda ovvia, ma di curiosità per tutti: Quali sono stati i riferimenti o le ispirazioni principali, letterarie o cinematografiche, per questo mondo fantasy?

Viola Musaraj:

Per me l'unica ispirazione è Licia Troisi con le Cronache del Mondo Emerso, un libro che ho letto alle scuole medie con ancora la copertina originale con Nihal in armatura da  guerriera. Già all’epoca mi aveva ispirato tantissimo, perché mi piaceva questa figura di donna forte e combattiva che voleva ribellarsi al sistema in cui si trovava. Mi ha ispirato in quanto giovane donna e mi sono promessa che se ne avessi avuto un giorno la possibilità, avrei voluto proporre qualcosa di simile alle mie giovani lettrici.

Martina Ioppolo:

Parto anch’io dalle Cronache del Mondo Emerso e in più sono grande fan anche di Paolo Barbieri che ha realizzato  la copertina e tutte le illustrazioni. Quindi sicuramente per la parte dei draghi sono una sua grande ammiratrice. Per quanto riguarda altri media uno dei primi film che ho visto da piccola che mi è rimasto impresso è stato Dragonheart, poi per passare per Dragon Trainer o banalmente arrivare anche a Dungeons & Dragons ed Eragon.

I personaggi più interessanti che avete sviluppato? Sia come caratterizzazione che come disegno.

Martina Ioppolo:

Io sicuramente scelgo la regina Cornelia, un personaggio che mi trovo bene a disegnare, mi diverte tantissimo. Anche il fatto che ogni volta lei debba apparire sempre perfetta perché è la regina, mi spinge a studiare accuratamente il vestito, a come enfatizzare la figura da regnante. E poi per il carattere.

E ha precisato, sorridendo, sostenuta da Viola Musaraj: Anzi, caratterino!

Viola Musaraj:

Io direi Drah, la protagonista, e Karma perché hanno un rapporto unico e complesso. In generale mi piace raccontare una trama molto complessa che vedremo svilupparsi nel volume 3. Raccontare la loro storia in maniera graduale: questa è stata la mia challenge più importante con questi due personaggi, per far capire alcune cose ma non troppe.

Viola Musaraj e Martina Ioppolo, le autrici di Dragonslayer, durante la nostra intervista a Milan Games Week & Cartoomics 2025.
Viola Musaraj e Martina Ioppolo, le autrici di Dragonslayer, durante la nostra intervista a Milan Games Week & Cartoomics 2025.
C’è un messaggio particolare che sperate arrivi ai lettori?

Viola Musaraj:

Il nostro target sarebbe dai 10 ai 18-20 anni, young adult, ma con le fiere abbiamo visto che il nostro target è molto più variegato. Molti ragazzi sulla trentina apprezzano Dragonslayer e la trama. Io all'inizio l'ho scritto per le ragazzine, volevo veramente ispirare le donne a essere quello che vogliono, a credere nei loro sogni, quindi ora è diventato veramente un libro per tutte le persone a cui piace sognare.

Il concetto di “diventare una Dragonslayer” può essere letto anche come metafora. Qual è, per voi, il “drago” che va affrontato oggi nella realtà?

Viola Musaraj:

Il drago siamo noi stessi. Siamo il nostro più grande nemico e una volta che crediamo in noi stessi e crediamo al fatto che possiamo andare oltre i limiti che non solo la società ma anche noi stessi abbiamo accettato, possiamo fare tutto quello che vogliamo.

Martina Ioppolo:

Sì, sono d'accordo con Viola.

Perché questa storia è diversa dalle altre?

Nonostante esistano già molte storie con protagoniste femminili forti, secondo le autrici non sono mai abbastanza. La loro storia presenta Drah come determinata, ma non in maniera forzata, in modo da risultare più credibile.

Martina Ioppolo:

Aggiungerei anche andando avanti nella storia, soprattutto nel volume 2, essendo abituati al giorno d'oggi a una società di supereroi, costretta a performare in continuazione, scopriremo più le debolezze di Drah e non tanto i punti di forza. Questo la rende più umana, più vicina a noi.

Viola Musaraj e Martina Ioppolo, le autrici di Dragonslayer, durante la nostra intervista a Milan Games Week & Cartoomics 2025.
Viola Musaraj e Martina Ioppolo, le autrici di Dragonslayer, durante la nostra intervista a Milan Games Week & Cartoomics 2025.
C'è stato qualche aneddoto divertente o quanto vi siete divertite voi nel trovarvi a realizzare questo progetto insieme?

Martina Ioppolo:

Siccome abbiamo lavorato sempre a distanza, la parte più divertente è stata incontrarci in fiera, così oltre che confrontarci di persona abbiamo avuto un riscontro più diretto anche con le persone che hanno letto il volume o incuriosite a leggerlo.

Viola Musaraj:

Vale anche per me. Io non sono abituata alle fiere con il mio lavoro di scrittrice di giochi, quindi il fatto di essere qua, a fare il firmacopie, essere in due, mai da sole, è molto divertente. Ci sosteniamo a vicenda.

Realizzare Dragonslayer non è solo la voglia di raccontare una storia originale e ispirata dalle personali passioni per le storie fantastiche, quindi, ma anche un’occasione per sostenere e incoraggiare il proprio pubblico a raggiungere i propri obiettivi con determinazione. Una bella missione. Non vediamo l’ora di scoprire come si svilupperà la storia nel terzo capitolo.